• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su La Giustizia ingiusta. Cacciata dal tribunale perché indossava il velo


Vedi tutti i commenti di questo articolo

15 maggio 2012 15:24

Sarebbe come dici tu se la Legge fosse ’non interpretabile’. Invece lo è e sta ai giudici interpretare il "senso" vero (in teologia usano la definizione di "senso pieno" nell’interpretazione delle Scritture) del dispositivo di legge. Questo è quanto mi risulta.

Infatti il CSM (come dice l’articolo di Repubblica) o la Cassazione (come dici tu) deve dare l’interpretazione "giusta", il senso vero, di quello che il legislatore intendeva quando ha scritto la norma.

Esporre il caso (questo caso) diventa necessario dal momento che altri prima del giudice in questione hanno ritenuto che tale norma non fosse applicabile, in quanto una donna velata per motivi religiosi non è configurabile come ’offensiva’ nei riguardi della corte. In altri termini si è andati oltre la manifestazione visibile (la testa coperta) per comprenderne l’intenzionalità latente, evidentemente considerata non offensiva. Nel caso di una suora la cosa sembra ancora più chiara per la nostra mentalità - chi mai riterrebbe una suora offensiva perché non si scopre il capo ?! - ma in fondo è esattamente la stessa cosa della giovane islamica.

Si tratta di prendere rapporto con l’intenzionalità, cosa che il giudice di cui sopra non ha ritenuto di dover fare, dando un’interpretazione letterale e (a mio parere) inutilmente forzata della norma.

FDP


Vedi la discussione






Palmares