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Commento di Salvatore Costanzo

su Beppe Grillo e il M5S svegliano il Governo che si accorge del "disagio sociale"


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Salvatore Costanzo Salvatore Costanzo 13 maggio 2012 23:15

Gentile lettore, anzitutto ti ringrazio per l’interesse prestato all’articolo. Ti dirò in verità, che quando ho iniziato a scrive questo pezzo, volevo scrivere tutt’altro, tuttavia, continuando, mi sono trovato a riflettere su come il Governo avesse cambiato il suo atteggiamento dopo le elezioni. Devo dire in realtà, che un’uscita dall’Euro, io l’ho decantata in tempi non sospetti, prima ancora che lo dicesse Beppe Grillo. In realtà, l’Euro, così come concepito, a mio "modestissimo" modo di vedere è sbagliato. Nei primi cinque anni di moneta unica l’Italia ha avuto tutto da guadagnare, ma le esportazioni sono calate fin da subito. Dopo, il paese che ne ha tratto principalmente vantaggio, cosa risaputa, è stato la Germania. Ovviamente, per chi acquista, ha più senso farlo verso una moneta debole, e questo, favoriva le esportazioni del nostro Paese. Con la moneta unica (e soprattutto con il mancato controllo dell’autorità) l’Italia non è stata in grado di livellare il gap con la Germania, ecco perché attualmente il paese soffre come investimenti ed esportazioni. Cosa che non sarebbe successo se ci fosse ancora la scala mobile ad esempio. La crisi, è finanziaria, non reale. E’ il sistema bancario e degli investimenti azzardati che ha fallito. Caro lettore, tu non stai pagando il tuo debito, stai pagando i debiti delle banche. Chi l’ha detto che la dobbiamo ripianare in tre anni? Detto ciò ti rispondo in merito alle tue domande. Personalmente penso che una uscita dall’Euro, provocherebbe solo una crisi ulteriore del sistema bancario. Vorrei ricordarti che da quando Draghi è alla Banca Centrale Europea, il costo del denaro è stato fissato all’1%. Questo denaro è stato utilizzato ancora una volta per acquistare Btp (al 4%) e altri titoli di stato esteri (spesso rischiosi), e non per rimettere in moto l’economia nazionale (attualmente bloccata). Questo che ti dico è facilmente riscontrabile, prova ad avere acceso al credito (per una casa o per un’automobile) e vedrai che ti chiederanno almeno il 9-10 %. Se l’uscita dall’Euro fosse controllato, non si avrebbe nessuna ripercussione su stipendi e salari. Davvero pensi che nessuno investirebbe più in Italia se ci fosse la lira? Ad ogni modo, se ti informi attentamente, noterai che la crisi greca la stai già pagando con un aumento del debito pubblico. Solo, che noi, a differenza di Francia e Germania, non ne abbiamo tratto alcun vantaggio in questi anni. 

Se invece l’uscita non fosse controllata, potrebbe accadere un fallimento pilotato, come quello argentino. Beh, quello non lo auguro a nessuno, anche perché non fu un vero fallimento ma una ristrutturazione del debito (ma solo nei confronti dei piccoli risparmiatori e non del FMI). Ho avuto modo di scrivere sul fallimento argentino e sul Btp-day, se mi inoltri il tuo indirizzo mail posso girarti il tutto. Grazie dell’attenzione.


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