Non è facile ricominciare da zero, perchè oggi siamo in questa situazione. Chi conosce i politici nostrani, perchè dei nostri dobbiamo parlare, sa che persone sono: non lasciano spazi ad altri, non sono più credibili, vivono solo di politica, di stipendi elargiti dalle poltrone occupate.Ma ciò che preoccupa è che chi dovesse e/o volesse iniziare a costruire non potrebbe farlo in sedi di partiti o movimenti, in quanto queste persone ne detengono le chiavi. Ci vogliono dei mezzi che oggi non si possiedono, non si vedono figure di una certa rilevanza e credibilità. Non ci sono persone dotate di carisma, di richiamo o ,se ci sono, non sono disponibili: del resto ,come diceva anche Vittorio Zucconi proprio oggi, non è giusto nè logico nè accettabile che si candidi un qualunque personaggio di una certa notorietà: e questo ,aggiungo io,vale sia per le direzioni di partito, le segreterie, che per una qualunque carica pubblica.Quanto al popolo sardo che ha ceduto al richiamo berlusconiano, è logico che ci ha creduto: quando un operaio sente o sa che la propria azienda deve chiudere e non sa dove andare a sbattere la testa, è come un malato di tumore, si aggrappa a qualunque cosa gli possa offrire un briciolo di speranza. Mentre forse Soru è stato più drastico, senza "più", e ha detto con i fatti, cioè non interessandosi quasi a quelle realtà,che andavano chiuse:come quando Prodi disse che la Sardegna non era adatta a ospitare fabbriche (lo disse mi pare a Ottana o ,comunque, quando con il suo pullman si recò nel nuorese).Ok, le fabbriche no, allora che cosa?O dobbiamo fare il ragionamento ,sempre di Zucconi, e dire che non è lo stato che ti deve trovare un lavoro?Perchè allora ci candidiamo tutti per fare gli assessori o i consiglieri regionali , ci mettiamo al riparo dalla concorrenza ,e se siamo bravi e bisticciamo poco tra di noi, occuperemo gli scranni per 5 anni. Invece se Soru avesse detto: le fabbriche o certe realtà obsolete devo chiudere, però c’è da fare in questo o quest’altro settore, e poi avesse ancora detto, "questi sono i mezzi, questi i terreni, queste le macchine per lavorare i terreni", e avesse anche esteso il discorso all’energia pulita invece di aspettare il metanodotto, e infine avesse avuto più comunicativa e fosse stato più vicino alla gente, forse non sarebbe cascato nè lui nè chi non vuole essere servo del Pdl. Le persone avrebbero forse accettato ,se sincero, un discorso di questo tipo: io sono stato qui per tot anni, ho cercato di snellire le procedure interne e di routine, ora che conosco i meccanismi posso fare le cose che daranno lavoro e sviluppo (sostenibile) alla regione. Ma non lo ha fatto. Di ciò che hanno fatto gli altri , il Pdl, non mi interessa:penso a ciò che posso e dovrei fare io.