Mah... che la Brambilla si faccia una verginità da tutte le nefandezze sue e del suo governo sostenendo che sia stato un successo la liberazione di 25 cani da esperimento, lasciando al loro destino gli altri 2.475 , purtroppo fa parte delle pagliacciate della nostra politica e della nostra informazione.
Che poi sia un obiettivo da perseguire la proibizione di allevamento in Italia di animali da esperimento, è cosa su cui io mediterei almeno un po’, soppesando i pro con i contro.
Fra i "contro", io ci metteri il fatto che noi "esporteremmo" fuori d’Italia tutta una serie di controlli e sperimentazioni su farmaci, addititvi ed alimenti che poi utilizziamo anche qui in Italia.
Oggi, su Agoravox è presente un ottimo articolo sul problema "aspartame", di cui alcuni -troppo pochi- ricercatori nostrani hanno scoperto inconvenienti e rischi con esperimenti su animali. Il lavoro di quei ricercatori va supportato o abolito?
Mi pare che questo sia il problema vero. Su chi, invece, si avvantaggerebbe di questa "esportazione", direi che proprio non c’e’ alcun problema.
Questi teneri animalisti lo capiscono o no? Si sono mai domandati se fanno gli interessi di qualcuno? Sono davvero tutti vegetariani che mai mangerebbero un agnello od un pollo o un bovino allevato per essere destinato al mattatoio? O per caso hanno cuore soltanto quando serve agli interessi di qualche multinazionale che vuole lucrare senza alcun controllo?
E’ proprio impossibile avere cuore ma anche cervello??
Geri Steve