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Commento di Sandro kensan

su Report e la ricongiunzione contributi che sa di furbata


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Sandro kensan Sandro kensan 1 aprile 2012 23:36

«@ Sandro Kensan: la vita residuale della donna è di 4-5 anni rispetto ad un uomo, e se la donna ha versato contributi la reversibilità sarà irrisoria.»

Esatto, la vita residuale della donna è di 4 anni superiore a quella dell’uomo ma potrebbe morire la donna prima dell’uomo e potrebbe quest’ultimo godere della pensione di reversibilità.

Proprio per questo se non ci fosse la pensione di reversibilità si pagherebbero le pensioni mediamente fino a 82 anni mentre un paio di persone hanno una vita del superstite superiore alla vita media di entrambi. Considerando il superstite tra TRE persone si ha che è superiore al superstite tra due persone che è superiore alla vita media di una persona. Ecc, ecc.

Possiamo estremizzare il ragionamento e considerare le Regioni italiane come delle immense famiglie e considerare il superstite e poi fare la media tra tutte le Regioni d’Italia, sicuramente sforeremo i cento anni.

Spero che sia chiaro il ragionamento che può essere formalizzato con astruse formule matematiche che ti posso risparmiare.

Mi sono divertito con le formule ed eccole (anche se non richieste).

Sia x l’aspettativa di vita del primo coniuge, y quella del secondo coniuge, il superstite ha aspettativa z:
z=maxx,y e le densità di probabilità di (x,y) è f(x,y)=f(x)*f(y) in quanto si ritiene che i coniugi abbiano aspettative di vita indipendenti

in tal caso la descrizione statistica di z ovvero del coniuge superstite ovvero la sua densità di probabilità è f*(z)=2F(z)f(z)
dove F è la distribuzione (l’integrale di f).

Ora si dovrebbe calcolare l’aspettazione ovvero la vita media del superstite z e dimostrare che è superiore alla vita media (aspettazione) di x ma il calcolo è complicato e non ci sono riuscito.

Poi ritornando IT aggiungo che i soldi investiti dall’INPS in edifici pubblici sono stati in massa venduti dalle così dette "cartolarizzazioni". I dipendenti dell’INPS attualmente sono in stabili in affitto mentre fino a qualche hanno fa l’INPS aveva un impero immobiliare che garantiva le pensioni future.

Le generazioni future sono state dissanguate da quelle precedenti e quindi, secondo me, ha ragione la Fornero.


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