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Commento di Vindice

su Matrimoni gay: cosa dice la Cassazione


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Vindice 18 marzo 2012 02:28

La Cassazione è stata chiamata a decidere se fosse legittima la condotta del sindaco di Latina che ebbe a rifiutare la trascrizione nei registri di stato civile di quel Comune del matrimonio contratto all’estero tra due soggetti omosessuati.Si può discutere sulla motivazione addotta dal sindaco a sostegno del rifiuto solo per dire che l’ordine pubblico è minacciato purtroppo da ben altri eventi.Sulla sentenza della Suprema Corte-invece-se proprio si vuole aprire una discussione la si deve contenere rigorosamente nell’ambito del diritto,perchè è questo il solco entro il quale i giudici della legittimità hanno collocato la loro pronuncia.Ed infatti la Corte ha dichiarato non trascrivibile il matrimonio perchè nel nostro ordinamento non vi è una legge che lo consenta,ma ha giustamente ribadito che sono inviolabili i diritti,costituzionalmente protetti,tra cui è preminente il diritto di ogni cittadino di organizzare liberamente la propria vita,anche sotto il profilo del proprio orientamento sessuale.In altri termini si afferma il principio che la condizione di omosessuale non può privare il cittadino del godimento di ogni suo diritto,purchè nel rispetto della legge.In tale ottica giuristi ed operatori del diritto non possono che convergere sulla posizione espressa dalla Corte. Ma la sentenza ha già destato un certo scalpore,ed altre censure certamente non mancheranno da parte di quanti si ostinano a voler lucrare rendite di posizione con ottuse prediche sulla morale.E’ bene invece uscire dall’equivoco ed accettare una volta per tutte che i diritti civili si perdono soltanto in presenza di violazioni di norme di legge e non quando si sceglie di vivere liberamente la propria vita."Honeste vivere,neminem laedere" è un precetto cristiano che non osservano coloro che discriminano il diverso.Non è un peccato essere omosessuali,ma è certamente un peccatore l’omofobo.
In definitiva non preoccupa la bufala della bomba atomica ipotizzata da Carlo Casini,quanto invece è indegno di un Paese civile che non si provveda a normare situazioni che, piaccia o meno, esistono e non possono essere ignorate con grave pregiudizio per le persone e per l’immagine stessa dello Stato.


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