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Commento di Fabio Della Pergola

su Iran, atomico civile o militare?


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Fabio Della Pergola Fabio Della Pergola 26 febbraio 2012 12:20

Nel mio articolo ho chiaramente detto che i rapporti evidenziano la mancanza di prove su un possibile sviluppo della ricerca iraniana verso usi militari. Poi ho evidenziato l’articolo di antiwar dove si fa tutta la storia di Danilenko e delle informative, che in un commento ho definito "di incerta e discutibile provenienza". Tanto per chiarezza.
Quindi sono d’accordo sul fatto che tutte le prove finora fornite confermano quanto l’Iran sostiene in merito ad un uso civile dell’energia atomica. E sono d’accordo anche che tutte le "preoccupazioni" nascono da dubbi mai confermati da fatti. Alla fine sappiamo quindi che NON ci sono prove di uno sviluppo militare delle ricerche allo stato attuale dei fatti.
E’ logico però che se le prove ci fossero e i dubbi fossero stati confermati non ci sarebbe alcun bisogno di ispezioni e di verifiche. Ci sarebbero già i bombardamenti che invece - sembra necessario ricordarlo - non sono già cominciati. L’AIEA ha il compito di verificare proprio i dubbi e le preoccupazioni che alcuni avevano e che molti continuano ad avere; siamo tuttora in una fase, aspra e dibattuta (e non potrebbe essere altrimenti), di verifica sul campo.

Sposare la tesi di un complotto israelo-americano che coinvolga anche l’AIEA (il tutto finalizzato a far fuori il regime di Teheran) non può che accompagnarsi unicamente ad una cieca fiducia verso le assicurazioni ’pacifiche’ dello stesso regime. Dichiarazioni che ad oggi sembrano confermate, ma che devono continuare ad essere verificate (e i siti monitorati).

Il rifiuto all’ispezione di Parchin, dopo le ispezioni autorizzate negli anni passati, non può essere semplicemente liquidato come necessità di proteggere segreti militari (nel 2005 queste esigenze di segretezza non c’erano ?), perché non si può pretendere di iniziare un processo di sviluppo di energia nucleare, contemporaneamente minacciando di distruzione da anni uno stato suscettibile come Israele (non il contrario) e negando lo sterminio nazista come necessario corollario alla sua delegittimazione; in più tenendo strettissimi rapporti (di controllo e direzione politica si direbbe) con Hezbollah (e anche con Hamas, via Siria) che i loro "atti" ostili li hanno materialmente eseguiti (vogliamo ricordare come iniziò la guerra "israeliana" del Libano 2006 ?) e poi pretendere di essere trattato come se si fosse uno stato scandinavo, pacifico e neutrale. Mi sembra che mantenere dubbi prudenziali sia legittimo.

Per Israele i dubbi valgono qualcosa in più, naturalmente. Da anni si sa che l’Ucraina ha ammesso di aver venduto all’Iran dodici missili da crociera a lungo raggio X-55 su cui, a differenza degli Shahab) è possibile montare testate nucleari (www.senato.it/documenti/.../[09]_Osservatorio_Transatlantico.pdf – p. 14). Domanda: che se ne fanno se il loro programma è assolutamente pacifico ?


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