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Commento di Luigi Nicotra

su Celentano: a Sanremo un uomo... qualunque


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Luigi Nicotra 15 febbraio 2012 19:09

Francamente non capisco come si possa dare tanto spazio ad una persona come Celentano, consentendogli di sproloquiare a ruota libera. Non m’importa un accidente delle opinioni di Celentano né mi scandalizzo per le cose dette. Quello che mi scandalizza è che si consenta ad un cantante/simil guitto di occupare la scena non per fare il suo mestiere, ma per arringare le folle. Quanto poi a quanto dallo stesso chiesto, vale a dire la chiusura de L’Avvenire e di Famiglia Cristiana, scandalizza ancor di più perchè mai e poi mai a nessuno dev’essere consentito di chiedere che la stampa libera, quand’anche non piaccia, venga imbavagliata.

Nè tanto meno, dovrebbe essergli consentito di insultare pesantemente chi non c’é, come ha fatto nei confronti di Aldo Grasso.

Insomma, quella di Celentano è stata, al più, una lectio magistralis di intolleranza e personalmente penso che si possa e si debba essere tolleranti con tutti, salvo che con gli intolleranti.

Celentano mi ricorda tanto Berlusconi che telefonava, sproloquiava, sparava ad alzo zero a dritta e a manca e poi chiudeva. Se Celentano pensa che le sue considerazioni siano pregnanti, anzichè fare il tribuno della plebe d’accatto, dovrebbe avere il coraggio e la correttezza di sottoporsi al confronto, con interlocutori che possano ribattere al suo vaniloquio.


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