Ritengo che la vita sia un Dono di valore incommensurabile, ci è stato dato gratuitamente perchè ne godessimo in libertà e responsabilità, ogni essere umano dovrebbe preservare la propria e l’altrui vita con determinazione, ma nel massimo rispetto di convinzioni diverse dalle nostre.
Nel caso di Eluana, dolorosissimo sotto ogni punto di vista, c’é stata molta strumentalizzazione (per fini che ancora non ho chiari) e poco rispetto, sia per Eluana che per la sua famiglia della quale condivido lo strazio.
Ho paura di una legge affrettata, promulgata da uno Stato come il nostro, che si occupa così poco della vita e ora si vuole arrogare il diritto di regolamentare la morte.
La tragedia di Eluana è stata quella di non aver potuto esprimersi se non attraverso il suo povero padre, non sapremo mai quale lei ritenesse essere il suo bene.
Voglio però evidenziare quella che ritengo una contraddizione: perchè il nostro sistema sanitario quando deve procedere con tecniche atte a mantenerci in vita richiede il nostro consenso o, in alternativa, quello dei nostri famigliari? Parrebbe che ciascuno sia libero di operare una scelta...
Conosco una persona che ha deciso di continuare a vivere, in condizioni difficili, sopportando giorni duri e notti angosciose, sorretto da una forza misteriosa e dall’affetto dei suoi cari.
Gli ho chiesto:- Ma tu vuoi continuare a stare con noi, a vivere? Mi ha risposto di sì.Se avesse risposto di no mi sarei sentita morire!