• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su L'agricoltura biologica


Vedi tutti i commenti di questo articolo

9 febbraio 2012 21:08

Io sono abbastanza sfiduciato riguardo alla dicitura "biologico". Innanzitutto perché ho visto da bambino la vera agricoltura biologica, quella di tempi e luoghi in cui la produzione massiva aveva poco senso. O forse non era stata ancora inventata. L’agricoltura per il consumo familiare, insomma, circondata da agricoltura per il consumo familiare. Bene, io ricordo frutta buonissima e profumata, varietà che sono letteralmente andate perse a favore di altre più facili da coltivare o resistenti, o che producono frutta più bella o standardizzabile. Infatti ricordo che questa frutta buonissima e profumatissima era tutto tranne che bella. Spesso rovinata in parte, anche se erano dettagli essenzialmente estetici, e raramente era della stessa dimensione o di forma perfettamente simmetrica. Se guardo nei supermercati i prodotti a dicitura "biologico" vedo le stesse mele perfette, tutte uguali tra loro, senza il minimo difetto. Se non ci fosse la dicitura o differenze di prezzo non potrei ad occhio trovare distinguere tra prodotti biologici e "convenzionali".


Non so poi quanto l’agricoltura davvero biologica possa essere competitiva da un punto di vista commerciale. Chi ha un pezzo di terra e lo ha usato sa perfettamente che ai prezzi attuali non c’è alcuna convenienza a produrre qualcosa per rivenderlo, perché quasi non ci si rientra con le spese. Figuriamoci se non si sfruttano le tecniche che garantiscono, seppur artificialmente, raccolti più ricchi e più commerciabili.

Altro nodo cruciale: i venti. Quel discorso del polline, le api... se un campo è coltivato ad agricoltura biologica ed è circondato da coltivazioni "convenzionali", come si pensa di poter mantenere una segregazione tra specie alimentari modificate e non, o essere al riparo da pesticidi dispersi o contaminazioni del suolo, non fosse altro che per diffusione?

L’articolo è molto interessante e ringrazio l’autore, ma i nodi che mi rendono scettico sull’effettiva qualità del prodotto biologico restano dolorosamente aperti. Probabilmente, anzi sicuramente, è ignoranza mia. Spero in qualche approfondimento sulla materia.

Vedi la discussione






Palmares