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Commento di lucihoo

su Elezioni regionali in Sardegna: perchè Soru può farcela


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lucihoo 11 febbraio 2009 18:51

CAPPELLACCI O SORU, CHI VOTARE OGGI PER NON PIANGERE DOMANI.

Soru non è uomo che trasudi simpatia con la sua aria scorbutica e scontrosa.

Cappellacci sembra un tipo "di cricca", simpaticone sorridente aperto e dinamico.

Un cittadino che non ha favori personali da domandare, un’ideologia che lo illumini e, men che meno, un partito da sostenere, oggi si chiede per quale dei due candidati, futuri possibili governatori della Sardegna, votare.

D’impulso mi dico: non vado a votare, mi hanno nauseato questi partiti e questi politici, che si impicchino, sono tutti impegnati a fare i loro interessi mentre noi cittadini restiamo abbandonati a noi stessi.

Rifletto meglio: Soru mi ha seccato col suo caratteraccio, col suo modo di fare antipatico, sembra abbia qualcosa contro il mondo intero.

Cambiamo: proviamo questo Cappellacci! Un volto nuovo, di uno che sembra saperci fare, perlomeno sorride ed è meno deprimente del suo avversario.

Poi, ieri, alcune dichiarazioni al TG mi hanno fatto meditare: sento dire che Cappellacci è assolutamente contrario al nucleare e da Berlusconi che non è prevista alcuna centrale nucleare in Sardegna (per il momento?).

Il nucleare!!!

Cappero, dimenticavo il nucleare!

In TV frequentemente ci spiegano che l’energia costa troppo e ci vuole il nucleare quale soluzione di tutti i nostri problemi. Il Governo Berlusconi ha quindi deciso che in Italia si faranno delle centrali nucleari, senza le quali le nostre bollette energetiche continueranno ad essere esose.

Rubbia, premio Nobel per la fisica, ci ha spiegato che, pur non essendo contrario alle centrali nucleari, l’energia che queste produrranno non costerà meno di quanto la paghiamo ora.

Ma che ne sa Rubbia di politica ed economia? Berlusconi, Tremonti, Scajola e Casini ci spiegano che le centrali nucleari sono indispensabili.

Il Governo italiano ha così elaborato una serie di norme che gli consentano di decidere dove costruire opere di questo genere senza tener conto del parere delle amministrazioni locali. Nulla Gli impedirebbe di decidere in quali siti ubicare centrali nucleari o siti di stoccaggio delle relative scorie radioattive all’insaputa della popolazione interessata, in modo da evitare proteste e disordini.

Tanti anni fa, quando ero ragazzo, un piano del Governo di allora prevedeva la costruzione in Sardegna di una centrale nucleare da 600 megawatt. Poi, con un referendum abrogativo, gli italiani decisero di dire no al nucleare e non se ne fece più nulla.

A quanto pare la Sardegna è la regione italiana che ha le caratteristiche più idonee ad ospitare le centrali nucleari e i depositi per lo stoccaggio delle scorie nucleari:

  1. E’ il luogo dove un eventuale incidente o attentato terroristico coinvolgerebbe da vicino il minor numero di persone: con solo 1.500.000 abitanti circa, la Sardegna è anche la regione più distante dal resto d’Italia.
  2. Il suo territorio non è soggetto a terremoti e altre catastrofi naturali sono meno probabili che nel resto d’Italia.
  3. La sicurezza può esservi garantita meglio e il flusso delle persone è maggiormente controllabile perché isolata dal mare.
  4. L’opinione dei cittadini sardi conta molto meno di quella dei cittadini delle altre regioni di comparabile estensione territoriale poiché la Sardegna, meno popolata, esprime meno voti alle elezioni politiche.

Insomma, la Sardegna e’ il luogo ideale nel quale situare impianti di produzione di energia nucleare. Eleggere Cappellacci presidente, candidato espresso dalla maggioranza che ha deciso di riprendere la produzione di energia nucleare significa, implicitamente ed al 100%, chiedere la costruzione di centrali nucleari e depositi di scorie nucleari in Sardegna

.

Poco mi rassicura il fatto che Cappellacci si dichiari contrario al nucleare in Sardegna e Berlusconi dica che non è prevista alcuna centrale nell’Isola. Quando sarà il momento verranno previste in Sardegna centrali nucleari e depositi di stoccaggio dei loro rifiuti radioattivi. Nella migliore delle ipotesi Cappellacci si dichiarerà contrario, la sua opinione non sarà richiesta ne influente e, una volta deciso e avviato, neppure una successiva alternanza di Governo potrà bloccare l’attuazione del programma nucleare in Sardegna.

 

Cappellacci è stato scelto come candidato dal premier Berlusconi, è suo uomo di fiducia, figlio del suo commercialista in Sardegna e commercialista a sua volta. Capite bene quali barricate possa erigere, se pure volesse, contro le decisioni del Governo presieduto dal suo benefattore e leader di partito Silvio Berlusconi.

Invece sono convinto che il nucleare in Sardegna toglierebbe il sonno a Soru. Figurarsi che neppure sopporta si costruiscano delle bellissime ville a picco sul mare; che in quello schifo di Tuvixeddu preferisce, ad un elegantissimo quartiere residenziale che avrebbe rivalutato tutta Cagliari, un parco archeologico (ma che ce ne facciamo?) ; che addirittura inorridisce alla vista di quelle utilissime pale eoliche quando abbelliscono le creste dei nostri miseri monti; che non vorrebbe più servitù militari in Sardegna e comunicò agli USA la non disponibilità della Sardegna a continuare ad ospitare la loro base per sommergibili nucleari, inducendo gli americani a trasferirsi altrove.

Figuriamoci se uno che ha fatto fuoco e fiamme per inezie di questo genere si lascerà costruire dietro casa una centrale nucleare o un deposito di scorie radioattive, opere che cambierebbero l’esistenza di noi Sardi, per sempre e senza rimedio!

Poco importerà che il Governo italiano abbia deciso di non considerare l’opinione della Regione, delle Province, dei Comuni e dei Sardi. Sono convinto che, con Soru presidente della Regione, il nucleare non sbarcherà mai in Sardegna!!!

 

Poiché Cappellacci ha speranza di essere eletto solo grazie agli "astensionisti" insoddisfatti dell’attuale Governatore, meditate amici, vogliamo proprio cambiare Soru con Cappellacci?

 

Cagliari 28 gennaio 2009

 

L.C. (elettore indeciso e probabile astensionista, ma solo fino a ieri sera)


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