• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di paolo

su Nella Costa Concordia abbiamo visto di tutto. Tranne noi stessi


Vedi tutti i commenti di questo articolo

paolo 24 gennaio 2012 13:37

Non è vero che Schettino non poteva risalire sulla nave ,anche se probabilmente a quei punti non sarebbe servito a niente , ma è cosa ben diversa .Quello di De Falco era un richiamo alla dignità di un comandante che DEVE mantenere la propria presenza sul posto e lasciarla per ultimo(non per primo) non fosse altro a livello psicologico(per non aumentare il panico).

Non è vero che non sono stati organizzati i soccorsi .Sono stati organizzati non appena avuto contezza del disastro che ,solo per grave colpa omissiva di Schettino ,sono partiti in ritardo (oltre un’ora dopo) e a seguito della telefonata di un passeggero al comando carabinieri di Prato che ha rimbalzato il tutto alla Capitaneria di Porto di Livorno .

E’ vero
che ha bordo regnava la disorganizzazione più totale e qui dovrà risponderne  l’armatore , le cui reponsabilità complessive mi auguro vengano accertate al più’ presto ,perché è indubbio che Costa Crocere c’è dentro fino al collo, compreso l’incarico a Schettino.

De Falco non è assolutamente un eroe ( e ci mancherebbe altro) , ma è una persona ligia al proprio dovere che ha richiamato duramente il "fuggiasco " ( o’ guappo che ’ sscappava) ai propri sacrosanti doveri .La distorsione sta nel fatto che in un paese anomalo ,uno che si comporta normalmente diventa un eroe .

Condivido totalmente l’articolo ed il significato estensivo che gli ha attribuito l’autore e sono sorpreso che una persona del calibro di D’Urso ,in questa occasione, non abbia percepito gli aspetti non secondari di una mentalità che sta emergendo anche su questo blog.
 


Vedi la discussione






Palmares