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Commento di

su Le 'ndrine al nord Italia, ieri sera a Presadiretta


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16 gennaio 2012 18:54

La specificità del fenomeno mafioso sta nel suo rapporto con la politica. E’ nel 1863 che per la prima volta questo dato di fatto è stato denunciato. In 150 anni si è continuato a far finta di fare la lotta alle mafie, si arrestano i picciotti ma mai si volge l’attenzione ai comportamenti del ceto politico e mai si affronta la domanda cruciale: in quale modo bisogna agire per spezzare questo rapporto?
Lo stesso Riccardo Iacona, che pure ha il merito di aver realizzato un ottimo servizio, conclude con una frase del tipo "speriamo che i politici facciano i buoni".
 Ma allora quand’è che ci si decide ad affrontare il tema del come fare per impedire ai politici di essere conniventi o conviventi con i mafiosi ?
 Perché tutto questo timore a sostenere che il ceto politico deve sottostare ai controlli di legalità
sul proprio operato? che la rete dei controlli sulla pubblica amministrazione è oggi semplicemente ridicola e che va profondamente cambiata per togliere spazio alla corruzione dei politici (porta d’ingresso delle mafie nello Stato)?
Ma quand’è che i giornalisti italiani troveranno il coraggio per affermare una elementare verità: se il rapporto mafie/politica non viene spezzato è perché il ceto politico italiano non vuole in nessun modo sottostare ai controlli di legalità sul proprio operato?


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