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Commento di Serena

su Annozero, cuore di tenebra sull'orrore di Gaza


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Serena 9 febbraio 2009 16:45

Ricordo che da piccola accendevo la tv e spesso capitava di imbattersi nelle immagini di bambini africani scheletrici con le pance gonfie o di vittime di guerra o di profughi che con i loro averi in spalla fuggivano dalla guerra in cerca di un rifugio.
Oggi queste immagini non entrano più nelle nostre case, col rischio di farci passare l’appetito mentre ceniamo..bisogna andare a cercarsele su Internet, ma chi lo fa? Non viviamo forse meglio, senza il disgusto per certe azioni umane, senza il senso di colpa per la bella vita che facciamo mentre bambini muoiono di fame o vengono mutilati dalle mine anti-uomo?
Le cose non hanno smesso di accadere, i genocidi, la fame sono all’ordine del giorno, soprattutto in quel continente dimenticato e di serie C che è quello africano...cresciamo, senza nemmeno rendercene conto, con l’idea che tutto questo LA’ sia normale. (Se non hanno da mangiare è perchè non hanno voglia di lavorare, se hanno le guerre è perchè sono incivili e inevoluti. In fondo, cosa puoi aspettarti dai neri o dagli arabi che vivono nelle capanne? Mandiamo un po’ di vestiti usati e un po’ di cibo vicino alla data di scadenza...ma solo perchè siamo generosi, eh! Perchè non è mica colpa nostra se noi siamo avanti e loro sono indietro! Lo dice anche il nome: "Terzo Mondo", sono più indietro..). L’italiano (o l’occidentale?) medio non sa nemmeno che molti degli immigrati che fanno lavori umili nelle nostre fabbriche hanno una laurea o più e che vengono da culture ben più antiche della nostra...
Ma sto divagando, il voler nascondere le vittime è allarmante soprattutto se pensiamo che qualcuno dichiara apertamente che tutto ciò è perfettamente normale. Basti pensare a Brit Hume, conduttore di "Special Report with Brit Hume" su Fox News (emittente per cui l’obiettività è un optional), che nel 2001 affermava:
"The question I have is civilian casualties are historically, by definition, a part of war, really. Should they be as big news as they’ve been?" Perchè mostrare le vittime, perchè darne notizia? Sono scontate, no?
A parte il fatto che i bombardamenti sulle città non sono parte della guerra per definizione (una volta le guerre si combattevano sui campi di battaglia, tra eserciti, non sui mercati o sulle scuole), a parte questo, facciamo finta che sia come dice lui, dobbiamo chiudere gli occhi o girare lo sguardo dall’altra parte? Sono tante le cose scontate, normali, all’ordine del giorno, ciò non vuol dire che siano giuste o che non meritino attenzione, soprattutto se si sta parlando di vite umane!
Sarebbe come dire che è inutile parlare della morte di un poliziotto durante un’operazione di polizia perchè è un rischio del mestiere...è vero che quando ha scelto di fare questo lavoro sapeva cosa rischiava, ma allora, non ne parliamo perchè se l’è cercata? Senza contare che i civili vittime di guerra non scelgono questo triste destino, semplicemente lo subiscono...


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