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Commento di

su Rogo al campo Rom: razzismo d'Italia


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12 dicembre 2011 10:50

Non sono del tutto d’accordo con il commento.
Ho cercato proprio di andare al di là della "strumentalizzazione politica" del razzismo per approfondire un po’, con tutti i limiti di un articolo necessariamente breve, la sua struttura portante culturale.
Individuo nella cultura cristiana, che definisce uno specifico campo - il proprio - come quello "della salvezza" escludendone chiunque altro, l’origine più profonda del razzismo proprio perché va di pari passo con l’esaltazione della verginità, concetto che esclude ovviamente qualsiasi rapporto con l’altro da sé. L’esclusione dell’altro E’ fonte primaria di razzismo.
Che è quindi "fatto" psichico prima di essere "anche" fatto politico. Vorrei insistere su questo proprio per uscire dalla banalità della cronaca quotidiana.

Che i campi nomadi poi siano un problema di ordine pubblico per i furti eccetera è anche vero, nessuno lo nega e lo Stato deve fare la sua parte; ma è problema che secondo me si può affrontare solo con politiche di confronto con la cultura rom, non certo con lo scontro.

Che nei campi di sterminio ci siano finiti in tanti - anche per motivi politici, non solo razziali - non cambia granché sul fatto che il pensiero nazista si fondava sul concetto di superiorità razziale; il nesso con la limpieza de sangre spagnola è importante a questo riguardo.


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