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Commento di

su Gratteri e quelle scorte che non hanno bisogno di fare showbiz


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14 novembre 2011 18:41

Condivido le considerazioni di Sergio,credo che prima o poi un dibattito sul professionismo antimafia vada affrontato con serietà . Fermo restante il mio profondo disaccordo con le considerazioni del grande e amato scrittore Leonardo Sciascia, c’è troppa gente che ha fatto dell’antimafia civile un lavoro, una occasione per ricavarne di che vivere.
 Quando nell’immediato dopo unità gli italiani scoprirono l’esistenza del fenomeno mafioso immediatamente parti un dibattiti sul come risolvere il problema, dibattito cui pose fine il fascismo nel 1929 dichiarandolo risolto e tacitando malamente Cesare Mori che era di tutt’altro avviso. Da allora salvo rare eccezioni la soluzione della questione mafiosa è diventato un problema inesistente, non interessa più nessuno. Molti poi sono segretamente convinti dell’ineliminabilità della criminalità di tipo mafioso, ciò nonostante un profluvio di pubblicazioni sommerge chiunque si accosti al tema. Si parla di tutto, di ogni aspetto, di ogni problema, ma mai si affronta la questione del come porre fine ad un fenomeno che in Europa occidentale esiste solo in Italia e che soprovvive solo grazie ad un ceto politico corrotto che apre ai clan le porte dello Stato 


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