Questa storia non riguarda non solo il diritto all’informazione.
Preoccupa che in Italia siano vigenti (ma arbitrarie e intermittenti nella loro attuazione) procedure e leggi di matrice fascista che, come ordigni bellici inesplosi, s’impigliano sui binari della nostra democrazia per ostacolare, a piacimento di chi dispensa le punizioni, i percorsi e il lavoro di alcuni, ma di altri no.
Tra l’altro, il tutto mentre si combatte una battaglia per i poveri, i disabili, gli emarginati. Cioè si combatte una battaglia per il riconoscimento di ciò che in sommo grado è il distintivo di una civiltà: ciò che ogni comunità fa per i più deboli.
Sosteniamo tutti, senza tentennamenti, le tre persone coinvolte in questa faccenda, e sosteniamo Agoravox per aver fatto sua questa battaglia.
Massimiliano Virgilio