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Commento di paolo

su Nucleare: il problema della dipendenza energetica


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paolo 10 giugno 2011 17:33

Analisi puntuale . Ma ci sono alcune considerazioni da fare . Alle riserve stimate vanno aggiunte le dismissioni delle testate atomiche che hanno materiale fissile arricchito ad oltre il 90% (vedi accordo USA -URS ) ,poi ci sono i trattamenti di riprocessamento , infine anche un raddoppio del prezzo dell’Uranio fissile ,sposterebbe di soli 4 eurocent x KWh , data la esigua quantità di combustibile fissile in ragione della elevatissima potenza specifica di un reattore nucleare( siamo in un rapporto da 1 a 1.000.000 con i fossili) .Poi non è detto che l’Uranio sia l’unica strada , il Torio , qualora il MOX perdesse l’utilizzo strategico conseguente alla costruzione di ordigni nucleari ,sarebbe una strada totalmente più sicura ,essendo materiale radioattivo che non deve essere arricchito e le sue scorie sono estremamente meno radiotossiche dell’Uranio _Plutonio e quindi con sicurezze costruttive infinitamente superiori ai reattori che bruciano MOX . Inoltre il Torio è estremamente abbondante in natura (almeno 5 volte l’uranio)ed una tonnellata di Torio equivale a 10 ton di Uranio .


Insomma non è detto che il nucleare fissile finisca con L’Uranio e in quindici anni di tempo stimato per ultimare le prime centrali non sono poca cosa . 
Tuttavia ritengo che non si farà un bel nulla ,continueremo a bruciare fossili , un piano energetico nazionale è ancora una chimera e l’unica circostanza che ci darà una mano sarà la progressiva deindustrializzazione di questo paese e la maggior sensibilità al risparmio energetico . Amen .

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