Che i soggetti ospitati al centro, non abbiano commesso alcun reato, é quantomeno opinabile.
Si sono introdotti nel paese, senza documenti, senza permessi, senza visti. Nei loro paesi di origine, per un fatto del genere, seti va bene hai finito di vivere, se ti va male, ti buttano in cella, gettano via la chiave e mangiare e bere quando se ne ricordano e se ne hanno voglia.
Da noi invece, i signori ospitati nel centro, dove consumano pasti abbondanti e regolari tutti i giorni, sono esasperati. Ovvio, essendo trattati con troppi riguardi, ritengono che sia loro tutto dovuto, qualsiasi loro comodo. Questa é la loro visione della libertà, molto diversa da quella che lei chiama libertà vera.
La polizia é intervenuta duramente; perché, come doveva intervenire, forse dispensando mazzi di fiori ad ogni ospite del centro?
Ospiti che in ogni caso sono sfacciatamente fortunati. Nei loro paesi, la sommossa sarebbe terminata sul nascere, la polizia avrebbe infierito sul mucchio e risolto il problema in via definitiva.
Da noi invece, gli ospiti del centro, dopo aver arrecato danni che non pagheranno mai, si dilettano con l’uso di cellulari. Ma chi glieli fornisce? Chi paga le loro chiamate?
Ne converrà con me, che c’é qualche cosa che non torna.
Non dubito della sua buona fede, ma se avrà occasione di soggiornare anche brevemente in tali paesi vedrà che vi si pratica esclusivamente la razzia.
Attualmente, il buonismo é in voga perché per il momento si stà ancora bene, ce lo possiamo permettere e non siamo ancora stati razziati a sufficienza.
Su una cosa concordo con lei senza riserva alcuna. Questa gente, queste situazioni, sono un enorme affare per tutti gli spacciatori di...comprensione per i bisognosi.
Scusandomi per la troppo lunga dissertazione, un saluto a lei ed uno a Napoli