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Commento di

su Sorpresa! Gli incentivi del fotovoltaico non pesano sulla bolletta


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21 aprile 2011 10:50

Cerco di rendere evidente l’errore:

abbiamo due fonti, A e B, che vengono vendute sul mercato elettrico a prezzi Pa e Pb.
Se Pa è sempre inferiore a Pb come posso avere un risparmio comprandola?
E’ come dire che se compro 49 paia di scarpe a 100 euro al paio e un paio a 380 euro al paio (totale 5’280€) spendo MENO rispetto a comprare 50 paia di scarpe a 100 euro al paio (totale 5’000€).
Volete vederla in modo più matematico?
E’ evidente che se compriamo tutta l’energia da B il prezzo a cui paghiamo l’energia sarà Pb. Se invece compriamo anche un po’ di energia da A il prezzo medio cui paghiamo l’energia sarà 
Pm= (Pa*Qa+Pb*Qb)/(Qa+Qb) dove Qa e Qb sono le rispettive quantità.

Ora se Pa > Pb il prezzo medio Pm cresce al crescere di Qa.
Meneguzzo ribadisce più volte del fv che ha un "costo di produzione è molto basso" e "costo marginale trascurabile" il che è vero per il PRODUTTORE che non ha costi per il sole che splende nel cielo, ma trascura che per ogni kWh prodotto i proprietari degli impianti ricevono dai 30 ai 45 centesimi di euro, più 9-12 centesimi per l’immissione in rete (vendita o contributo in conto scambio), cioè da 4 a 7 volte il prezzo dell’energia sulla borsa elettrica durante le ore centrali della giornata.
Il costo per il mercato elettrico (quindi alla fine per le nostre bollette) non può certamente scendere se aggiungiamo una fonte che ha un costo molto superiore alle altre. 
Non vedo come si possa obiettare a questa conclusione. 

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Ma se qualcuno non è convinto sono pronto a vendergli qualsiasi merce ad un prezzo di 4 volte superiore rispetto a quello che paga ora, così, per fargli risparmiare... smiley
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