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Commento di Mauro Miccolis

su La necessità del popolo al potere


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Mauro Miccolis Mauro Miccolis 6 aprile 2011 09:40

http://miccolismauro.wordpress.com/2011/04/02/le-stelle/


In quasi tutte le democrazie moderne, comunque, esistono istituti di democrazia diretta, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti. Perché sono fortemente limitati? Ovviamente per lasciare poco potere d’azione al popolo, è un male?

Dopo aver osservato come il popolo italiano interagisce con la politica: il suo grado d’informazione, il livello culturale medio; mi sono reso conto che è un bene che gli istituti di democrazia diretta siano fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti; è una cosa sacrosanta, e sapete perché? Perché il popolo è ignorante, la massa è ignorante, qui in Italia sicuramente. Una democrazia diretta, per funzionare bene richiede un’elevata civiltà e cultura, pluralismo nell’informazione, e specialmente nell’informazione televisiva, cose che in Italia sono praticamente assenti. Inorridisco all’idea di essere governato dal popolo Italiano, anche perché gli Italiani sono persone che non perdono mai un’occasione per esprimere una propria opinione, anche su argomenti di cui non capiscono assolutamente nulla; ed infatti non è un caso se abbiamo Oncologi a capo di un’ipotetica Agenzia Nucleare o politici che si arrogano il diritto di tacciare come ignoranti, stimati epidemiologi o premi Nobel. Tanto chi gli ascolta, è sensibile solo ai decibel, i contenuti del discorso, li comprendono in pochi.

Ha senso far discutere di economia, per i problemi di un paese come l’Italia, persone in grado di discutere di economia. Il contributo del bifolco, o del panettiere, specie se in numero sovrabbondante rispetto a chi avrebbe qualcosa di sensato da dire è solo rumore; e in mezzo a tutto questo rumore, le idee valide neanche si sentono. Per valutare se una soluzione è giusta, bisogna essere competenti. Le maggioranze non posseggono la verità, possono decidere i governi, ma non stabilire cosa è giusto fare, perché non hanno tutte le informazioni per decidere (anche se fossero disponibili, in Italia non le leggerebbe nessuno), perché nessuno è competente in tutto. Per questo motivo io credo che in Italia non si deve rinunciare ad una democrazia rappresentativa; sono d’accordo con chi dice che qui in Italia ha fallito. Ma non è fallita l’idea, sono le persone che hanno fallito, ed il modo con cui sono state scelte le persone che è fallimentare. Per far funzionare la democrazia Italiana, bisognerebbe prima di tutto educare il popolo italiano all’uso del diritto di voto; e poi magari riformare i partiti; circa le modifiche dei partiti ho scritto un post: In Politica gli ultimi sono davvero i Primi.

Mentre, per quanto riguarda la mia idea di democrazia e su come gli italiani dovrebbero scegliere i propri rappresentanti, posso dirvi che è descritta in modo perfetto da un articolo scritto per l’espresso da Massimo Cacciari:”Ma in Italia c’è la democrazia?

Il ‘potere esercitato dal popolo funziona solo se questo è capace di scegliere i migliori, non gli idioti populisti. Altrimenti si svuota, perde senso: diventa piaggeria verso gli elettori e compiacimento di una massa di infanti.

Vi invito a leggere l’articolo perché molto istruttivo. Buona lettura.



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