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Commento di Vito Enzo Salatino

su Guerra in Libia: l'Italia smascherata e umiliata


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Vito Enzo Salatino 3 aprile 2011 23:54

Libia: e l’Italia che non sa mai che pesci pigliare.

Mi pare questa la conclusione più ovvia dell’articolo in questione, che dice e descrive tutto e il contrario di tutto sulla guerra in Libia, in linea pressochè perfetta con le numerose e ambigue posizioni del governo italiano sulla situazione libica.
Si tratta, a me pare e come al solito, la tipica attitudine italica del piede, non in due, ma in dieci scarpe, a seconda del momento e/o dell’interlocutore politico e internazionale di turno.

Attitudine del piede in più scarpe tipica di chi non sa mai che pesci pigliare per incompetenza, da che parte stiano i propri interessi e quali siano gli interessi nazionali in merito, e che si riflette nell’ambiguità e confusione più complete di chi ci governa, dal primo (premier ?) all’ultimo (Frattini ?).

D’altra parte in un paese dei campanelli come l’Italia, il cui governo fino a ieri predicava l’amore, l’amicizia, la pace, l’appeasement (la pacificazione) nei confronti delle pretese di Gheddafi compresi i regali pecuniari (per le fantomatiche e continuative prese per i fondelli dei danni di guerra che durano da quasi un secolo), baci, abbracci, baciamani e baciapile, inchini e tende a Roma come nel deserto in onore dello Statista Libico, regali di motovedette e quant’altro da parte dell’ENI, ora il premier e relativo paese connesso, dopo tanto appeasement per nulla, si trovano improvvisamente e inopinatamente in mezzo ad una guerra semi-seria, se non fosse anche tragi-comica, che vede da una parte la NATO (sic !, cioè addirittura l’Alleanza Atlantica !) auspicata da Frattini (sic !) e dall’altra il beduino tendofilo del deserto e i suoi quattro-gatti armati fino ai denti, disposti, come tutti i beduini, a farsi scannare sul campo di battaglia pur di non cedere di un millimetro al Gigante Atlantico.

E’ un fatto che, se non fosse drammatico per le vittime e disastri che procura, farebbe ridere pure i polli, intrinsecamente sproporzionato, inspiegabile, sballato e ridicolissimo, dal quale qualunque persona con un minimo di buon senso dovrebbe chiaramente dissociarsi a gran voce, accusando gli artefici di un tal caos di follia e dissociazione mentale evidentissimi, colpiti dalla solita pazzia di voler sostituire un beduino con un altro più o meno equivalente con il pretesto della democrazia (ancora ignota evidentemente a tutti i beduini, senza distinzione !).

La confusione è grande in chi ci governa, e tale quante sono le affermazioni incredibili riportate nell’articolo, che cito per curiosità:
1. "Sarkozi ha smascherato il bluff diplomatico italiano sulla Libia".
Ma quale bluff ? Non si tratta di bluff, ma di caos e confusione mentale.
2. "La sponda tedesca vantata da Frattini era solo un gioco di specchi".
Infatti una pura invenzione senza capo nè coda.
3. "La politica dei ’Quattro’ escludeva l’Italia".
Per forza e chiaramente, se i quattro sconfessano e bocciano la politica di appeasement praticata da Berlusconi con Gheddafi è evidente che l’Italia viene esclusa da ogni partecipazione e accordo con i quattro, che invece intendono praticare una strategia completamente diversa, bellicosa e punitiva nei confronti dei libici al potere.
La strategia italiana è ora considerata del tutto sbagliata, e la partecipazione dell’Italia alla nuova strategia bellica non accettabile e di cui si deve diffidare.
E’ chiaro che l’Italia è stata messa fuori gioco e la sua attitudine nei confronti di Gheddafi non più condivisibile e definitivamente bocciata.
Sicchè l’Italia di Berlusconi, come al solito, si trova come un ippopotamo in mezzo ai bicchieri di cristallo, non sa più che fare, come muoversi e, appunto, che pesci pigilare.
In realtà, per questa sua intrinseca e solita ambiguità, Berlusconi e l’Italia non contano più nulla in proposito, nè possono più decidere alcunchè sulla Libia, oltre alla raccolta dei migranti clandestini di sua competenza perchè sul suo territorio (sic !).
Le iniziative e decisioni sono prese da Sarkozi, con o senza la NATO voluta inutilmente e scioccamente da Frattini, che ora conta come il due di briscola, come d’altra parte il suo capo Berlusconi, in merito alla Libia, lasciati competenti solo per i clandestini di Lampedusa e basta.
4. "I nostri aerei non spareranno".
Che l’Italia spari qualcosa o meno pare che non interessi proprio a nessuno.
Anzi, sicuramente l’Italia è stata diffidata dal partecipare ad alcunchè di significativo, in considerazione dell’inconcludenza e incapacità ad affrontare e risolvere i problemi politici libici, dell’immigrazione clandestina, e dei rapporti con Gheddafi, in nome suo e dell’Europa.
5. "Berlusconi si dice addolorato per (l’amico) rais".
Chiaramente falsa, la cosa fa sicuramente ridere e non interessa a nessuno, tanto meno l’idea o ipotesi di una mediazione italiana e dell’esilio di Gheddafi (altro panzana italiana incredibile e inverosimile in Europa, perchè tutti sanno che quello o scompare da solo, se vuole, senza esilio, o si fa accoppare sul campo, piuttosto !).
6. "In questo momento dovremmo puntare sulle bombe come gli altri"
Affermazione ridicola dell’autore, perchè le bombe italiane non sono auspicate da nessuno, tanto meno dai nostri partners europei che sicuramente ne fanno velentieri a meno, per evitare altre rogne inutili.
7. "Di fronte ad uno stallo (delle operazioni belliche) la Francia decide di inviare truppe di terra, e l’Italia deve decidere come comportarsi...".
Ipotesi dell’autore molto improbabile, per la quale comunque l’Italia, già tagliata fuori dal gioco, non ha più nulla da dire o da fare che valga qualcosa più di un soldo bucato.

La conclusione ed il risultato evidente della lettura dell’articolo è che l’Italia è rimasta solo con gli scartini in mano nella partita in corso in Libia, sopratutto per quanto riguarda le fondamentali questioni energetiche pendenti in Libia.
Non ha più alcuna voce in capitolo.
Può solo occuparsi per competenza dei clandestini, che prima quando approdavano in cinque in un gommone a Lampedusa creavano una scandalo Maronico grave in tutta l’Europa con richiesta di interventi europei e di fondi, mentre ora che approdano in mille alla volta Berlusconi li accoglie a braccia aperte e li smista per l’Italia come la Monnezza napoletana (sic !, il lupo perde il pelo, ma non il vizio !).
Quanto sta accadendo è solo il risultato dell’incapacità e insipienza italiche di risolvere il problema dei migranti clandestini in Italia e in Europa, grazie al governo, alle istituzioni, alla grande operosità della Mafia, dei conniventi mafiosi, e dei Centri Umanitari, il tutto a carico e sulle spalle della popolazione. 

Vito Enzo Salatino 


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