Ispirandomi al principio di precauzione, nel mix escluderei il nucleare per gli ovvii motivi di intrinseca pericolosità tecnologica e per l’irrisolta questione delle scorie (a riguardo consiglio vivamente la visione del documentario segnalato da me in vari commenti).
Il risparmio è la via maestra, le rinnovabili sviluppate secondo i principi della smart grid e della cogenerazione l’altra.
In qualche commento ho letto che il peso dei consumi domestici è solo una quota dell’intera torta, che non supera la metà del totale: bene, iniziando a rendere "puliti" i tali consumi e soprattutto indipendenti dall’approvvigionamento classico, si lascerebbe libera una buona fetta per i consumi industriali, in attesa di nuovi sviluppi della ricerca (solare a concentrazione, ad esempio, per rimanere sul seminato di Rubbia).
Non abbiamo bisogno del nucleare. Non ci possiamo permettere il nucleare. Non possiamo essere così sfacciatamente presuntuosi e arroganti da ipotecare il futuro di decine di generazioni future.
Le rinnovabili, per quanto ancora agli albori, in ogni caso non producono i danni di cui è capace il nucleare.