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Commento di

su Tema: parla dell'Unità d'Italia


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18 marzo 2011 16:12

Complimenti per la non critica.
A parte il fatto che non ho vantato nessun titolo accademico, mi sa che l’ignorante sei tu visto che mi parli del popolo tedesco in questa maniera. Andiamo subito oltre che non ne vale la pena.

Cos’è l’identità nazionale italiana? Me la sai definire? Il punto è proprio che non è definibile ed è drogata di fortissime identità regionali, molto più sentite. Ma non eravamo uniti? Essere uniti non significa non poter mettere in dubbio ALCUNE PARTI della Costituzione. 945 parlamentari? E poi ci lamentiamo che il Parlamento costi 1 miliardo all’anno. Idem per le Province. Visti questi due esempi la Costituzione già mi sembra (un po’) attuata. E poi non è quello il problema, mi chiedo soltanto se non sia possibile aprire un discorso costituzionale per vedere se non ci sia qualcosa da correggere. Qualcosa che non preveda la separazione delle carriere tra giudici e pm.

La nostra è una Storia fatta di una mole immensa di cultura e arte ora in decadenza perché gestita da incapaci e ignoranti, Pompei che crolla su se stessa, quadri che spariscono dal Palazzo Civico di Napoli e il Teatro Regio di Torino che rischia la chiusura. Facile riempirsi la bocca delle idee degli altri, quelle che vanno per la maggiore (cos’è che diceva Brecht?) ma quando si tocca l’Unità d’Italia diventano tutti dei cani rabbiosi. No, non è questa la democrazia che si sbandiera insieme al Tricolore una volta ogni 50 anni, perché il 17 marzo dell’anno scorso eravamo tutti a grattarci davanti alla Tv e l’Unità d’Italia era solo un corso di Torino.

Questo è un patriottismo falso laddove fino all’altro ieri la metà delle persone voleva andarsene all’estero e oggi invece non si può discutere in maniera critica dell’Unità. Ma per favore.


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