"Il Magrheb brucia e brucia contemporaneamente in Algeria come in
Tunisia. Tale circostanza fa supporre che dietro alle insurrezioni
violente, oltre ad un sacrosanto malcontento per governi autoritari e corrotti, ci sia un’unica regia: quella del fondamentalismo islamico"
ma anche no, si tratta di affermazioni gravi e di una "supposizione" che andrebbe dimostrata con qualcosa di più solido di una contemporaneità che non esiste, forse l’autore non si è reso conto di quando esattamente sono cominciate le due rivolte e ha in mente solo la loro contemporanea emersione nei nostri notiziari, quella tunisina è cominciata da un bel po’
quando si fanno affermazioni del genere, visto che delegittimano le aspettative popolari e si risolvono in un sostegno ai due regimi, occorrerebbe maggiore senso di responsabilità nel giungere a certe conclusioni e un lavoro più rigoroso nel raccogliere le informazioni, c’è gente che muore, improvvisare non aiuta a nessuno, tanto più che di gente che suona a sproposito la grancassa sulla minaccia islamica e terrorista ne abbiamo a pacchi e abbiamo già visto dove ci hanno portato