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Commento di Ezio Petrillo

su La disoccupazione giovanile è molto alta. Ma davvero?


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Ezio Petrillo 8 gennaio 2011 11:39

..la disoccupazione giovanile è dovuta a 2-3 fattori determinanti a mio avviso..

1) La nostra struttura economica basata su micro-imprese a carattere familiare e familistico, costituite per lo più tra gli anni ’70-’80, le quali non hanno nessun interesse a investire in ricerca e sviluppo. Basta leggere le offerte di lavoro in un settore quanto mai aperto come l’informatica. (Cerchiamo diplomati o laureati, come se fosse la stessa cosa, e all’università acquisiamo competenze teoriche soprattutto che in Italia non interessano a nessuno perchè tutti devono coltivare il loro orticello)

2) Politiche di Welfare inesistenti, almeno a favore dei giovani. Incentivi, contributi, sussidi di disoccupazione per chi ha meno di 30 anni, consentirebbero a gran parte della popolazione di ri-formarsi e specializzarsi o magari accedere a qualche master formativo correlato al mondo del lavoro.

3) Ultimo ma non ultimo. I contratti di lavoro. Cioè secondo i sapientoni giuslavoristi abrogatori dell’abominio dell’unico contratto a tempo indeterminato, i lavori atipici avrebbero dovuto portare una ventata di occupazione pazzesca. Bene. I dati a oggi, sono peggiori del 2004, primo anno in cui entrò in vigore la Legge Biagi. Come è possibile non regolamentare tale disciplina? Dovrebbero essere un paio al massimo le forme contrattuali a mio avviso (stage e tempo indet con massimo 1 mese di inserimento).


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