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Commento di

su Wikileaks: l'Italia esempio per la Cina per la censura in Rete


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14 dicembre 2010 13:37

Può darsi che sia come dici tu. Purtroppo la direzione di questo sito non dice granchè in proposito. Comunque per rendere le cose piu’ semplici (oltre che trasparenti e quindi democratiche) basterebbe togliere dalle spalle dei netizen l’obbligo di registrazione (leggi:schedatura). Coloro che hanno a cuore la privacy non amano il data retention stile Repubblica o corriere della serVa. Sai che storicamente prima prendono i nomi, poi compilano le liste, poi caricano sui carri piombati... E sai che oggi le polizie moderne monitorano costantemente internet. Le registrazioni ai siti facilitano le cose a un futuro (ma non troppo) regime panottico-securitario. E non lo dico (solo) io: http://pws.winstonsmith.org/

Comunque. Molti siti, a differenza di AV, non impongono la forca caudina della cessione dei dati personali: e’ questa una scelta. Entrambe le opzioni sono legittime, ma mostrano chiaramente, a chi voglia leggere tra le righe, cosa si intenda per "Liberta’ " e "privacy". Talvolta le cose sono in un certo modo proprio perchè si vuole che siano in quel certo modo... Ci vorrebbe piu’ democrazia, anche in AV.

saluti.


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