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Commento di paolo

su L'università italiana: misero fanalino di coda o vera roccaforte dell'istruzione?


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paolo 15 novembre 2010 19:54

Ti ringrazio Alessandro , vado a vedere .

L’Italia non manca di fonti energetiche . Escludendo quella contenuta nell’atomo che ,dopo 
Chernobyl , questo paese ha ritenuto , sull’onda psicologica del disastro , dismettere , noi siamo "ricchi " di fonti di energia . Il sole , l’acqua e il vento non mancano affatto . A meno che tu non ti riferisci all’energia fossile(petrolio , biogas ,carbone) . 
L’ingegno c’e’ indubbiamente ma , come sottolineava Caterina , anche in tema energetico riproduciamo le carenze organizzative della scuola . Procediamo a vista ,senza una vera programmazione.
Tu mi sai dire il programma energetico dei prossimi venti anni qual’e’ ? A parte la sparata di Silvio sulle sette o otto centrali nucleari di IV generazione che vorrebbe costruire (minimo trent’anni) .E poi voglio vedere dove reperisce i siti .
Non conosco il dato sulla "intensita’ energetica" espressa in Mj/€ che tu mi dici , mi sembra 
francamente poco attendibile . Se non era per la normativa europea , in termini di efficienza energetica noi eravamo ancora all’anno zero ., Il problema e’ complesso e’ non e’ colpa di questo governo ,vorrei non essere frainteso , e’ colpa di quello che descriveva Caterina : siamo bravi ma gli altri lo sembrano piu’ di noi .
Le nostre universita’ hanno prodotto l’eccellenza in tutti i campi , umanistici e scientifici , e poi non rientriamo nelle classifiche internazionali .
Mi sai spiegare come mai ? 

paolo

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