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Commento di Mazzetta

su In difesa di Pontifex


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Mazzetta Mazzetta 1 settembre 2010 21:38

esatto Calabrò


è proprio una questione di stile e quui secondo me siamo al trash trascendentale,quindi si aprono legittimamente vaste praterie

qui abbiamo personaggi pubblici (non privati cittadini) che incitno all’odio e alla discriminazione, lo stesso Di Pietro si definisce giornalista e scrittore, il diritto di critica si può estendere legittimamente alla loro persona e alla loro storia personale

tanto più che se,ad esempio, avessi fatto un articolo dedicandolo esclusivamente alla denuncia di un informatico che fa da "consulente psicologico" a chi affronta la chirurgia estetica, nessuno ci troverebbe da ridire, non sul fatto che si tratti di diritto di cronaca e neppure sul fatto che così s’infrange la privacy di qualcuno

ancora, avrei ogni diritto anche di prendere la storia del venditore di rinnovamenti vaginali e satireggiarci sopra chiedendomi se non orgnaizzi delle tentate vendite alle beghine che carica sui pulman per andare a vedere il Papa

ho anche ogni diritto di ridere delle giustificazioni di Volpe, che dice che non c’è niente di male nel fare lavori e promuovere attività in plateale contrasto con le Retta Dottrina perché si deve pur vivere, ma che al medico cattolico abortista dice invece che dovrebbe morire, alla prostituta ch finirà all’inferno a augura malattie a chiunque s’impegni in attività che non gli garbano

ora, se il giornalista e scrittore che promuove odio e discriminazione mente cerca di vendere il ringiovanimento vaginale 

quanto al tentativo di associare il mio rifiuto al dialogo con queste teste fini, lo trovo scorretto metodologicamente, io non mi rivolgo a pluralità indistinte ( i musulmani, i cattolici, i gay...), mi rivolgo a persone individuate con nome e cognome e ne denuncio attività reali, non ho scritto che i cattolici fanno questo o altro, ma che due persone fanno cose precise, nessuna generalizzazione

quanto alla tua chiosa, mi dispiace, resto della mia idea, quando qualcuno promuove l’intolleranza si schiera contro la possibilità di essere tolleranti, rifiuta la tolleranza, approfitta della tolleranza altrui per sopprimere la tolleranza. 

in questo caso è fin troppo ovvio che chi tiene alla tolleranza non possa attendere il trionfo dell’intolleranza per sentirsi legittimato a reagire bruscamente, quando si sono tollerati gli intolleranti fascisti è finita come tutti sappiamo e questo dimostra il limite preciso della tua ipotesi e perché sia pericoloso accoglierla

poi ribadisco, nessuno ha chiesto punizioni medioevali per questi poverini, tutto si sta svolgendo all’interno dei limiti di una sana e vivace dialettica, loro insultano mezzo mondo e mezzo mondo li prende a pernacchie, perché di quello si tratta, non ci sono violenze in ballo e nemmeno diritti violati, nche se tu sembri convinto del contrario

I nostri maestri di vita, novelli Do Nascimiento, hanno scelto la bicicletta e su quella adesso tocca loro pedalare, quando si stancheranno e faranno la loro cavolo di apologetica senza insultare nessuno, nessuno avrà più interesse ad attaccarli, salvo forse i cattolici che si sentono un pelino offesi ad essere accomunati a personaggi del genere

comunque ribadisco: lunga vita a Pontifex, che da da scrivere ai giornalisti e che fa più danni alla chiesa dello UAAR :D

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