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Commento di

su Cremona, concessa una moschea ed un tempio Sikh ma non la chiesa cristiano-ortodossa romena


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3 maggio 2010 23:57

La questione è una questione di rispetto dell’essere umano nella sua integrità. Non è questione di pericolosità, né questione di reciprocità (come cercano di far credere alcuni). Se ci fanno fare... allora facciamo fare a loro... Oppure non li lasciamo fare perché sono persone pericolose. Sono cose che non stanno né in terra né in cielo. Non si basano su nessun ragionamento che meriterebbe di essere citato. E’ pura speculazione sulle parole e sui sciovinismi della piccola gente mantenuta volutamente nell’ignoranza. Se io non voglio delle persone li caccio via dal mio territorio, non l faccio lavorare nelle mie fabbricchette e nei miei cantieri edili, non li faccio pulire i culetti dei miei figli e dei miei genitori.... Se invece li accetto come braccia per l’economia non posso far finta che non sono degli esseri umani, con bisogni, riti, rituali, socialità...
Un luogo di culto è un luogo di culto. Se io rispetto la persona, rispetto il suo diritto ad essere ciò che è. Rispetto il suo bisogno di luoghi di socialità. Non c’entra niente nè con gli stupri. (se gli stupri sono una ragione per chiudere luoghi di culto credo che l’attualità ci dimostra che i primi da chiudere sono le chiese cattoliche) né con altro tipo di criminalità o con il terrorismo... Un conto è il diritto ad avere un luogo dignitoso per i propri riti religiosi, un altro è l’ordine pubblico che va governato con gli strumenti che tutti conosciamo e non certo gettando sospetto s popolazioni intere. 
Invece la reciprocità... Cosa vuol dire la reciprocità? Cosa vuol dire far pagare a cittadini semplici le scelte di governi che spesso sono la causa sessa del loro esilio. E come se durante ill fascismo gli stati dove erano immigrati gli Italiani avessero chiuso le chiese cattoliche con il pretesto che in Italia lo stato fascista non dava diritti ad altre minoranze.
Per l’autore dell’articolo, dico solo che l’aberrazione della decisione del comune di Cremona che si basa sulla teoria che i Romeni sono i peggiori non deve contrastare con una altra che dice invece che loro sono i migliori o per lo meno che c’è di peggio. Si contrasta dimostrando l’assurdità di ogni discriminazione. Ogni popolazione ha diritto, sul territorio dove vive, di aprire a spese sue luoghi culturali, di socialità e di culto. Punto. è un diritto sancito da tutte le convenzioni internazionali e dalla costituzione italiana. Il resto numeri, ordine pubblico, terrorismo, stupri, lavoro nero... sono questioni altre. Da trattare ognuna con gli strumenti che spettano.


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