• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Doriana Goracci

su Voce del Verbo Sputtanare


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Doriana Goracci Doriana Goracci 12 ottobre 2009 10:24

Lucariello, scoperto per caso stamattina, mi accade spesso di innarorarmi all’improvviso, come scoppiasse il cuore, cantava anche Mina.
Bene ho approfondito solo ora chi è Lucariello, tradotto:” Con gli occhi aperti nel buio, senza rassegnazione, suono la mia terra, sporca di sangue che non riesce a guardarsi allo specchio. Uso il dialetto dove i dialetti ormai sono banditi. Le storie sono quelle di tutti i giorni, quelle dell’uomo della strada: scomode, evitate dalle canzoncine e dagli anestetici d’amore dell’eterna provincia Italia. Amo il Rap, non amo scimmiottare gli Americani. Sono cresciuto in un palazzo abusivo tra verdi castagneti e rifiuti ospedalieri, profumati ciclamini e macchine rubate, passerotti e proiettili conficcati nel tufo, freschi prati fiorenti di pere appena usate…”
http://www.myspace.com/lucariello
http://www.lucariello.net/
Ho inserito anche la voce su wikipedia, dedicata a Lucariello e ve ne ricopio una parte:”Lucariello – nome d’arte di Luca Caiazzo – (Napoli, 9 giugno 1977) è un rapper, beatmaker e cantante italiano. La sua peculiarità è quella di raccontare storie di strada e di spiritualità in lingua napoletana.Inizia a suonare nei locali e nei centri sociali a 16 anni, come dj e rapper nella band “Ventodivino”. Da citare la canzone “167″, sul tormentato Rione Scampia, che Lucariello ha frequentato da bambino.Nel ‘96 fonda con il Beatmaker Peppe ‘O Red la crew Clan Vesuvio che dopo pochi mesi partorisce l’album Spaccanapoli. Al progetto partecipano diversi artisti Rap napoletani tra i quali il duo Co’Sang…”

Continua con Cappotto di Legno…”Dalla sincera stima e da una corrispondenza iniziata nell’estate del 2007 con lo scrittore Roberto Saviano nasce Cappotto di Legno un brano ispirato alla vicenda dell’autore di Gomorra che vive sotto scorta perché condannato a morte dal Clan dei Casalesi. Nel testo Lucariello descrive dalla prospettiva di un killer l’omicidio dello scrittore, inserendo i campionamenti della voce di Nicola Schiavone padre del Boss Francesco Schiavone detto “sandokan” che lo definisce:”un pagliaccio, un buffone”. Il testo ha un effetto shock sulla stampa italiana finendo sulla prime pagine dei quotidiani nazionali. Il giornalista Michele Santoro invita Lucariello insieme con Roberto Saviano alla puntata del 24 aprile 2008 di Anno Zero su Rai Due dove il rapper interpreta una piccola parte di “Cappotto di Legno” a cappella.”

Ringrazio ancora i miei 5 sensi e chi me li ha dati, per avermelo fatto ri-conoscere, lui come alri migliaia di artisti, soffocati.In Italia.


Vedi la discussione






Palmares