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Commento di Marco Bellinnato - Roma

su Fiera Radici: Civiltà della caccia, della pesca e della raccolta


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Marco Bellinnato - Roma 10 settembre 2009 09:37

Scusi sig. Mazzotti ma lei fa molta confusione. Prima di tutto dire che la caccia è uno sport è una affermazione alquanto balzana. Sport è lealtà. Cosa c’è di leale a sparare ad un passero con un arma? Molte attività del tempo libero hanno una serie di limitazioni ovvio, sennò sarebbe l’anarchia totale. E’ indubbio che chi pratica la caccia non può avere il privilegio di andare nei terreni agricoli liberamente mentre lo si può proibire ad un ragazzino con la morosetta. Mi pare che questi concetti che altri le hanno spiegato bene, lei faccia fatica a comprenderli. In nome della libertà di caccia non si devono proibire la libertà di proèpietà, la libertà di riposo, o la libertà di un patrimonio indisponibile dello stato. Posso dirle anch’io che non ci vuole molto a capirlo.
Resto d’accordo con gli altri autori del post. La caccia è l’unica attività dove si uccide per divertirsi. E scusa se le dico che mi pare una dementia umana. La differenza che lei assolutamente non vuol capire (ho letto abch’io le sue referenze professionali che sono desintonizzate rispetto a quello che scrive) è che il rapace uccide il coniglio per mangiare, l’uomo per divertirsi con il fucilino come se fosse in guerra. Questo lei forse fa fatica a capirlo.


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