Non capisco perché definire le critiche: “denigrare gli altri”. Perchè non cercare di capire, come diceva Giovenale, chi siano i corvi e chi le colombe che presiedono la “cosa pubblica”. Perchè non conoscere la verita? Altrimenti perché votare? Oppure lei pensa che sarebbe meglio che a votare sui politici e la loro politica fossero solo i politici?
Ognuno cerca di agire in buona fede, perlomeno c’è da augurarselo, ma se quando si scoperchia un vaso escono fuori i vermi, lei come li definirebbe? Semoventi, deliziose bestioline? I vermi sono vermi e la cacca, cacca! Altrimenti perché condannare le brutture passate e presenti del mondo?
Certo non bisogna far politica come se si fosse una tifoseria, ma nemmeno considerare legali il peculato, l’estorsione, la violenza, la menzogna se a commetterli sono i partiti o le istituzioni. E poi c’è responsabilità e responsabilità e in questo caso, caro Massimo, la sinistra ne ha di meno. Ha fatto poco – e questo è criticabile - ma, piaccia o no, non ha proposto la legge sulla sicurezza e i respingimenti in mare, né le ridicole ronde.