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Commento di Roberto Amori

su Quando i clandestini eravamo noi


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Roberto Amori 4 luglio 2009 10:05

Proprio così...  Sul sito ellisisland.org ho rintracciato il viaggio che due fratelli di mio nonno fecero nel 1922 verso gli Stati Uniti. Arrivarono dalle Marche per imbarcarsi a Genova verso New York. Nei documenti sul sito c’è tutto: nome della nave, giorno di arrivo, quarantena nell’isola di Ellis, nominativo della persona che li attendeva e garantiva per loro presso le autorità, prima destinazione, lavoro assegnato ecc. Fecero, in particolare all’inizio, una vita durissima zuppa di sacrifici ma evitarono tutto il Fascismo e la Guerra, quando tornarono in Italia per la prima volta, negli anni ’50 sempre in nave, la mamma non c’era più... Trascorsero oltre metà della loro vita negli States e quasi scordarono la lingua madre parlando un buffo linguaggio che io stesso in America ho scoperto chiamarsi " Italiese " Ebbero mogli americane e figli che non parlavano la lingua dei padri. Uno è morto a Detroit, l’altro volle rientrare a casa per morire a Fano alla fine degli anni ’70...


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