Rispondo a Damiano Mazzotti.
Egregio signore, non sono un esperto di criminalità organizzata, ma così, a pelle, mi pare un pò in declino. Personalmente la vedo meno temibile e meno pericolosa di talune nostre Istituzioni, per così dire, disorientate ; comprendendo in queste anche quelle pronte a mettere allegramente le mani sui soldi dei lavoratori. Insomma, non è la mafia la prima azienda irregolare del nostro Paese ......
Riguardo il fenomeno della manodopera irregolare nell’edilizia, credo e spero che il fenomeno sia in regressione. In ogni caso il problema non è certamente il lavoratore in nero, ma il datore di lavoro che lo utilizza irregolarmente. Diciamocelo con franchezza : il lavoratore irregolare è un soggetto posto in una situazione lesiva della dignità della persona.
Detto questo non bisogna, però, trarre facile e dirette conclusioni : occorre vedere perchè il datore di lavoro si comporta in modo illegittimo. Ma questo è un discorso molto lungo, che va oltre le possibilità di spazio di questo forum.
A qualcuno è mai venuto il dubbio che il "sistema edilizia" possa essere formato ad uso e consumo di chi è addetto ai controlli e vuole utilizzare nel suo specifico interesse questa situazione ? A qualcuno è venuto il dubbio che l’utilizzo di manodopera in nero possa essere l’unico modo per far quadrare i conti di aziende, sistematicamente poste sotto ricatto ed indifese da una giustizia che, di fatto, non esiste perchè, nella più felice delle ipotesi, interviene quando non c’è più nulla da fare ? Insomma, a qualcuno è mai venuto il dubbio che possa essere impossibile rispettare le regole nel mondo dell’edilizia ?
Fermiamoci qua.
Cordialità
Bernardo Aiello