Mi auguro che nella stesura della
sua prossima tesi di laurea in economia bancaria impegnerà maggiore attenzione
nel reperimento, controllo e critica delle fonti bibliografiche.
Giovanni Antinoli
PS: spiacente per i quattro messaggi
separati, ma sono stato costretto a scindere il mio commento, perché superava
il limite massimo delle parole consentite.
Al riguardo segnalo due soli
riferimenti bibliografici, molto generali; numerose altre informazioni possono
essere reperite online (molte in lingua inglese):
Aride montagne? La regione del Nagorno Karabakh è molto varia. Da un
ambiente stepposo, quasi pianeggiante, nella bassa valle del Kura (ca. 100m
slm) si passa a montagne (la cui cima maggiore supera i 3,724m, il monte
Gyamysh) densamente coperte da foreste di querce e di faggi nelle parti più
basse e da pascoli alpini nelle zone più in quota. Invito Luca Troiano e i
lettori a ricercare online, anche solo brevemente, qualche immagine del Nagorno
Karabakh: è facile osservare quanto le montagne siano verdeggiati. Infatti, le
precipitazioni medie annuali sono di gran lunga superiori ai 250mm (limite per
classificare una regione come arida). Se l´aggettivo “arido” volesse indicare
suoli sterili, ricorderei le intense attività agricole (quali ad esempio:
orticoltura, viticultura e produzione di cotone o seta) e la pastorizia. Ma
probabilmente ancora più grave è l´imprecisione riguardante le risorse
naturali: il Nagorno Karabakh è una regione ricca di giacimenti minerari di
zinco, carbone, oro, piombo. È forse anche questa una ragione del conflitto?
Un articolo approssimativo e, in molti punti, inesatto.
Solo a titolo di esempio: "Ignorato dai più, il Nagorno Karabakh è uno
Stato-fantasma sulle aride montagne del Caucaso, terra povera di simbolismo
quanto di risorse naturali”.
Il Nagorno Karabakh è una repubblica autoproclamata, con un presidente
della repubblica, un governo e uffici di rappresentanza diplomatica all´estero
(Francia, USA).