Sono in perfetta armonia con quanto scrive l’auore dell’articolo
(scivoloni sulle immacolate concezioni permettendo ...). L’unica cosa
che mi lascia un po’ perplesso è la sbrigativa affermazione con cui
definisce la sessualità negli altri animali, ossia l’esecuzione del coito per puro istinto riproduttivo. Credo
che chi definisce innaturali le relazioni omosessuali sia davvero poco
informato sull’intima realtà di tali relazioni ma anche chi definisce la
sessualità negli altri animali pura istintualità dimostra lo stesso
grado di ignoranza (mi verrebbe voglia di dire ottusità ... ma forse è
un’espressione troppo forte per il contesto a cui faccio riferimento).
Gli animali, ed in particolare gli uccelli, le cui femmine, come avviene
nella specie umana, non vanno in estro, si accoppiano (spesso dopo aver
eseguito rituali di corteggiamento molto complessi) anche al di fuori
del periodo riproduttivo e lo fanno essenzialmente per rinsaldare i
legami di coppia e quindi con finalità "affettive" e molto più semplicemente per puro piacere .... genitale (visto che gli accoppiamenti tra maschi o tra femmine sono molto frequesti in questa classe di animali)! Gli
scimpanzé utilizzano il sesso (anche nella variante omo) sia come merce
di scambio che come sistema per disinnescare tensione e aggressività
...oltreché per piacere fisico estrapolato da qualsiasi finalità riproduttiva! Insomma, prima di trattare gli altri animali come pure riserve di bassi
istinti, si dovrebbe sapere di cosa si parla ...
altrimenti si rischia di cadere in uno dei tanti luoghi comuni che sono
all’origine dei falsi miti che ruotano intorno all’omosessualità ...!