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Wikileaks. La difesa degli Ambasciatori Usa affidata a dei Fac Simile

Come rispondono gli Usa agli attacchi di Wikileaks? Con un comunicato vecchio di due giorni, e con tutta la confusione che c'è in giro e la smodata ricerca dello scoop anche Le Monde "ci casca".

 
Pochi minuti fa l’ambasciatore Usa a Parigi, Charles Rivkin, ha inviato una lettera a Le Monde in cui si condannano le rivelazioni di queste migliaia di documenti segreti da parte del sito WikiLeaks. La lettera comincia così: “Donner du sang neuf aux relations entre les Etats-Unis et le reste du monde, voilà une des priorités du président Barack Obama et de la secrétaire d'Etat Hillary Rodham Clinton. Par un travail acharné, ils renforcent les alliances existantes et en forgent de nouvelles afin de faire face aux défis communs, qu'il s'agisse de lutter contre le changement climatique, contre la menace posée par l'armement nucléaire, ou contre les maladies et la pauvreté dans le monde" (Dare nuovo sangue allerelazioni tra Usa e il resto del mondo, ecco una delle priorità del Presidente Barak Obama e il Segretario di Stato Hillary Clinton. Per un lavoro accanito, loro hanno rinforzato le alleanze esistenti e crearne di nuove al fine di fronteggiare sfide comuni che si tratti di lottare contro il cambiamento climatico, contro la minaccia degli armamenti nucleari, o contro le malattie e la povertà nel mondo)
 
Ma proprio due giorni fa, il 26 novembre sul sito dell’ambasciata Usa ad Haiti usciva una nota ufficiale dell'ambasciatore Kenneth H. Merten di sostegno al Presidente Obama e al Segretario di Stato Hillary Clinton, che cominciava così: “Il Presidente Obama e il Segretario di Stato Hillary Clinton si sono dati come missione prioritaria di rinnovare le relazioni degli Stati Uniti nel mondo. Hanno lavorato senza sosta per rinforzare i parteniarati esistenti e crearne di nuovi per fronteggiare le sfide comuni che si tratti di lottare contro il cambiamento climatico, contro la minaccia degli armamenti nucleari, o contro le malattie e la povertà)
 
A leggere i due comunicati si può fare come sulla Settimana enigmistica e cercare le differenze. In pratica è come se le ambasciate abbiano un formato standard di difesa, tipo i prestampati word, in cui basta cambiare i riferimenti temporali e la nazionalità, attualizzando qualcosa e voila, il gioco è fatto.
 
Qui sotto qualche esempio:
 
La prima continua così: "En ma qualité d'ambassadeur des Etats-Unis d'Amérique en France, je suis fier de prendre part à cette mission".
La seconda : "En tant qu'ambassadeur des États-Unis auprès d’Haiti, je suis fier de m'associer à cet effort"
 
Il primo: "Il semble que ces documents concernent des opinions émises par nos diplomates sur les politiques, les négociations et les dirigeants de nombreux autres pays du monde, et qu'il s'agisse aussi de notes sur des conversations privées échangées avec des personnalités appartenant ou non à des gouvernements étrangers".
Il secondo: "Ils semblent contenir des analyses de nos diplomates relatives à des politiques, à des négociations et à des dirigeants de pays du monde entier ainsi que des rapports sur des entretiens privés avec des personnes à l'intérieur ou à l'extérieur d'autres gouvernements"
 
Il primo: "Je suis convaincu que tout ambassadeur de France dirait la même chose que moi. Lui aussi a besoin de savoir qu'il peut échanger en toute honnêteté avec ses homologues de par le monde, puis transmettre à son gouvernement son opinion franche sur les dirigeants, les politiques et les actions des autres pays".
Il secondo: "Je suis certain que les ambassadeurs d’Haiti diraient la même chose. Leur travail, à eux aussi, dépend de leur capacité à échanger des opinions honnêtes avec leurs homologues à Washington et à renvoyer à leur gouvernement leurs évaluations des dirigeants, des politiques et des actions des États-Unis".

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.126) 29 novembre 2010 08:03

    Ho l’impressione che il tutto si stia trasformando in una tempesta in un bicchier d’acqua.

    Anche i giudizi espressi dalla diplomazia americana sul nostro premier mi sembrano più petegolezzi che altro . Comunque , almeno finora , nulla di quello che già non sapevamo.
    Piuttosto semmai il vero scandalo , se cosi’ possiamo definirlo , è come e chi ha fornito documenti riservati a Wikileaks e dove è finito il patron del sito che , stando alle ultime notizie , sembra scomparso nel nulla.
    Probabilmente è il caso di aspettare , però non vorrei che il tutto si trasformasse in una boiata pazzesca.
    Berlusconi ambizioso , inaffidabile ,festaiolo e amico di Putin e Gheddafi . Belle novità .
    Ma per favore ! 

    paolo
  • Di Virginia Visani (---.---.---.126) 29 novembre 2010 10:12
    Virginia Visani

    D’accordo con Paolo. Preceduta da un notevole battage pubblicitario, camuffato da notizia esclusiva o quasi, questa ultimissima puntata di Wikileaks mi ha lasciato più dubbiosa che interessata. Il fatto poi che il Cav ci abbia fatto sopra una risata me lo conferma.
    Andiamo per ordine: perché non si pubblicano apertamente le fonti di tali notizie?
    Perchè il signor Assange si dice "introvabile"?
    Perchè spacciare per rivelazioni fatti che già si sanno, o addirittura fatti insignificanti?

    Mi hanno insegnato che "se non conosci la causa" puoi almeno rifarti agli effetti per capire qualcosa di un fatto.
    Dunque se guardiamo agli effetti che cosa capiamo? A mio parere si tratta di una colossale bufala scambiata per rivelazione. Mentre l’effetto è che il signor Assange, hacker di professione mi pare, si fa pubblicità enorme a sè e al suo sito.
    Ma la cosa che mi sembra apparire più evidente ( almeno a me, ovviamente è mia opinione) è che tutto questo battage si risolve in un’operazione "di destra" che vorrebbe colpire B. e Sarkozy, mentre in realtà si limita a dire cose irrilevanti, laddove forse ad essere colpito più di altri è il presidente Usa Obama.
    Il tutto ovviamente è detto con beneficio di inventario: una boiata pazzesca....

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.59) 29 novembre 2010 10:28
    Francesco Raiola

    beh Virginia i documenti sono qui: http://cablegate.wikileaks.org/ quindi visibili a tutti. Il fatto che siano un buca nell’acqua pogtrebbe valere se ci limitassimo all’Italia. In più erano stati proprio gli Usa a gonfiare la cosa e far partire il battage, condito dalle dichiarazioni del nostro Ministro che era senza dubbio stato avvisato dei contenuti di cui Wiki era a conoscenza.

    Ad ogni modo, per sviscerare quei doc ci vorranno giorni, quindi siamo solo all’inizio. Ad ogni modo un paio di cose interessanti sono uscite... anche solo l’ufficializzazione (stando in Italia) di ciò che in via ufficiosa noi sapevamo, ma che era sbandierato dal governo come vanto del paese. abbiamo conferme di alcune cose (ok, conferme date da un punto di vista Usa, ci mancherebbe...) però, insomma aspettiamo che esca il resto. 
    Su Assange, beh si può avere l’idea che si vuole, ma i warlogs erano interessanti, e anche le rivelazioni che aveva fatto in passato (il video dell’omicidio del giornalista reuters, ad esempio) e il fatto che sia quasi più ricercato di Obama, la dice lunga.
    Sulla cosa di sinistra... beh Virginia sono documenti Usa... quindi... Diciamo che ovviamente se si parla di capi di Governo e i principali stati europei sono a destra, sillogisticamente si parlerò di capi di stato di destra...
  • Di paolo (---.---.---.126) 29 novembre 2010 11:31

    OK Raiola . Aspettiamo pure il seguito , però per ora mi sembra di poter dire che lo sputtanamento riguarda soprattutto la diplomazia americana che , sicuramente , da oggi in poi dovrà mutuare metodi differenti e meno permeabili nelle proprie informative "segrete " ?! . Probabilmente ci saranno anche ripercussioni sul piano personale tra alcuni leader mondiali che si sono beccati a vicenda ma , diciamolo con franchezza , la reazione di Frattini faceva presagire chissachè (l’11 settembre della diplomazia mondiale, un’aggressione contro l’Italia ! ) .

    Per ora nada de nada . Ho un po’ scartabellato e finora ho trovato solo banalita’ , ordinaria amministrazione , niente di significativo.

    paolo 
  • Di (---.---.---.230) 29 novembre 2010 13:22

    Quello di Wikileaks NON e’ un "attacco agli USA", e’ pura e semplice informazione. Un concetto, quello di informazione, talmente pervertito dall’Occidente cosiddetto "democratico" nel suo opposto ovvero la propaganda mainstream, da essere completamente dimenticato, persino da chi ha l’ambizione di scrivere per informare, come in questo sito.

    La vera informazione e’ scrivere cose scomode, sgradite, segrete, faticando e rischiando tribunali, galere e pallottole. Il resto e’ solo propaganda e pubblicita’-

    E il fatto che in questo sfigato paese si dibatta NON sul valore informativo del web (che ha ormai ridicolizzato i mainstream) bensì sul "cui prodest" dei FATTI divulgati dal sito di Assange, la dice lunga sulla bancarotta morale e culturale du questo Bananistan dello psiconano e dei rincoglioniti catodici che lo legittimano col loro insulso voto.

    Nessuno dice che Wikileaks e’ il vero giornalismo del XXI secolo, l’accesso totale e globale all’informazione globale: l’informazione di tutti, da tutti, per tutti.

    Wikileaks e’ la democrazia nell’informazione e detta l’agenda ai mainstream. Da ieri e’ cambiata un’era, proprio cio’ che i propagandisti mainstream (da Repubblica a Il Giornale) si sforzano di negare.

    La prima lezione di giornalismo che dovrebbe imparare (e ricordare) chi scrive, per cercare di essere un giornalista e NON solo un paraculo come gli altri, e’ quella che recita "ogni notizia va data sempre e comunque e senza guardare in faccia a nessuno". Punto. Il resto e’ solo propaganda, come il 99% della cosiddetta informazione dei mainstreram.

    Quando questi mainstream moriranno (speriamo presto) crolleranno le autocrazie occidentali. Quando avremo piu’ siti come Wikileaks avremo la vera democrazia nell’informazione e quindi la democrazia tout court.

    Il resto e’ solo propaganda.

    mc.

  • Di Virginia Visani (---.---.---.100) 29 novembre 2010 14:18
    Virginia Visani

    @ Francesco Raiola
    Forse mi sono espressa male, ma dicendo "questo battage si risolve in un’operazione "di destra" che vorrebbe colpire B. e Sarkozy, mentre in realtà si limita a dire cose irrilevanti, laddove forse ad essere colpito più di altri è il presidente Usa Obama" voglio significare che per Sarko e B si va sul gossip, mentre con queste ultime rivelazioni i più colpiti sono Obama e la sua amministrazione. Sembra quasi che dopo leprimissime rivelazioni di qualche settimana fa, tutto si sia annacquato nel "già noto"

  • Di Toscana (---.---.---.3) 29 novembre 2010 18:09

    Mha, guardate che non si tratta solo di USA , anche in Italia Berlusconi stà già dicendo che non è vero niente, adesso il problema sarà dimostrare tutto quello che uscirà io non credo che ci riuscirà nessuno e tutte le notizie di wikileaks andranno in fumo. E’ giusto informare ma dopo servirebbe una denuncia contro i fatti successi , ammesso che l’immunità non intervenga prima.
    Ciao dalla TOSCANA .

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