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Volevo solo dormirle addosso e il taglio dei posti di lavoro

To Sleep Next To Her è un film drammatico del 2004 di Eugenio Cappuccio. Nel film si raccontano le vicende di Marco Pressi, un giovane che lavora in una posizione di prestigio in una grande multinazionale dell’elettronica.

In una riunione con pochi suoi superiori, tra i quali il francese Jean-Claude Rondeau, viene proposta a Pressi una sfida: raggiungere il target di 25 dipendenti licenziati entro la fine dello stesso anno. L’azienda, infatti, è in crisi e ha bisogno di una forte riduzione del personale in tutte le sue filiali. Se Marco riesce a raggiungere il target delle 25 persone, senza far insorgere i sindacati e scontentare troppo le persone verrà premiato con molti soldi e un’auto aziendale.

Il nuovo lavoro tiene Marco molto impegnato: egli trascura la sua ragazza e lavora tantissimo. L’obiettivo delle 25 persone diventa per Marco un’ossessione e allo stesso tempo una lotta quotidiana con i dipendenti che devono essere licenziati, i quali lasciano spesso l’ufficio di Marco gridando o in lacrime.

Marco intanto tradisce Laura con Angèlique, una ragazza del Camerun conosciuta una sera in discoteca. Laura, la sua ragazza, pur non sapendo dell’amante, lascia Marco perché è stanca di essere usata e trascurata e di essere solo una “compagna di letto”. Successivamente Marco viene lasciato anche da Angèlique che scopre l’esistenza di Laura ascoltando casualmente un messaggio alla segreteria telefonica a casa del giovane.

L’ultimo giorno Pressi viene convocato alle 16:00 da Jean-Claude per rendergli conto del suo operato. Dato che Marco era riuscito a licenziare solo 24 dipendenti, questi gli comunica che ha fallito a raggiungere l’obiettivo e gli dice che sarà licenziato con buonuscita. Pressi allora gli dice che egli non ha fallito perché egli si dimette ed è il 25 licenziato e quindi può ottenere il premio dei soldi promessi.

La figura di Marco Pressi è una figura spietata, cinica, distaccata dal mondo esterno: le emozioni e i sentimenti sembrano non coglierlo minimamente e la sua cameriera lo definisce in spagnolo “uomo di merda”.

Il film si focalizza sui tagli dei posti di lavoro, un problema quanto mai attuale in tante multinazionali. I diritti delle persone e i sindacati sono visti come intralcio per i profitti di un’azienda e il film sembra spiegare molto bene tutto ciò. Il lavoratore, come si evince bene dal film, oramai è merce per l’azienda, merce da sfruttare e poi gettare via a discapito di sentimenti, emozioni, etica, morale e valori umani.

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