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Vivian Maier e la street photography - FOTO

Vivian Dorothea Maier è una delle fotografe più amate della nostra epoca. Nata negli Stati Uniti nel 1926, la sua arte non venne apprezzata, né riconsociuta, mentre era ancora in vita. Fu solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2009, che il ritrovamento dei suoi scatti, abbandonati in una scatola nel suo appartamento di Chicago, le fece guadagnare il meritato successo, tanto che nel 2011 venne pubblicato il libro "Vivian Maier: Street Photographer".

Benché avesse trascorso la sua infanzia in Francia, fu al suo ritorno negli Stati Uniti che crebbe in lei la passione per la street photography, cui si dedicò in ogni momento libero. Infatti, fu tata per ben quarant'anni, a Chicago, ma poi decise di dedicarsi solo alla fotografia e iniziò una serie di viaggi in giro per il mondo.

Ad ogni modo le sue opere più belle restano quelle che ritraggono con grande forza espressiva la vita e gli sguardi della città. Vivian documenta il mondo che la circonda con lucidità e le sue immagini risultano pervase da un realismo che a volte lascia l'osservatore basito.

Passanti, viaggiatori, gente ricca e gente povera, bambini, innamorati, e persino ubriachi; Vivian ci conduce per mano in un viaggio attraverso le emozioni altrui, regalandoci una panoramica della vita urbana della Chicago degli anni '60 e '70.

Ecco un video che racconta del ritrovamento delle sue opere, la sorpresa inattesa del lato artistico della sua personalità è facilmente intuibile dalle parole di chi l'ha conosciuta durante la sua vita.

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