Violenza sessuale, condannato padre Fedele Bisceglia

Il tribunale di Cosenza ha condannato a nove anni e tre mesi di reclusione padre Fedele Bisceglia, ex frate cappuccino noto alle cronache anche come leader degli ultras del Cosenza calcio e per aver ‘convertito’ la pornodiva Luana Borgia. E’ stato giudicato colpevole di violenza sessuale verso una suora (Ultimissima del 23 gennaio 2006) che operava nella struttura di accoglienza ‘Oasi dei Poveri’. Condannato anche il segretario del religioso, Antonio Gaudio, a sei anni e tre mesi per lo stesso reato. L’accusa aveva chiesto una pena meno grave, otto anni e sei mesi considerando le attenuanti, che sono state però considerate al pari delle aggravanti. La suora e il centro antiviolenza ‘Roberta Lanzino’, costitutisi parte civile, saranno risarciti.

Padre Bisceglia ha accolto la sentenza urlando: “vergognatevi tutti, magistrati, suore e preti, perché è stato condannato un innocente” per aver “infangato un sacerdote onesto”. Poco prima di uscire dalla corte ha detto: “in questo momento io gioisco e perdono la suora che ha diabolicamente mentito per farmi del male”. Ma poi ha continuato ad inveire fuori dal tribunale, gridando che “tutti dovranno pentirsi un giorno per quanto mi è stato fatto”. “Hanno trionfato la menzogna e la calunnia”, ha affermato, “pentitevi tutti perché per tutti voi un giorno, per il male che mi avete fatto, si spalancheranno le porte dell’inferno. Non è giusto condannare un innocente”.

Dal canto suo, la suora vittima delle violenze – che fa parte dell’ordine delle Francescane dei Poveri – ha ringraziato per la sentenza e per essere stata creduta. I legali di Bisceglia invece si parlano di condanna “profondamente ingiusta” e di “pregiudizio”, anticipando il ricorso in appello.

Valentino Salvatore