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Violenza coniugale: quella che nessuno vede, né vuole vedere

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Sono ormai tantissimi i casi di violenza domestica in cui nella maggior parte dei casi sono le prime vittime sono le donne. I casi di femminicidi ormai cronici nel nostro paese sono lì a dimostrarlo.
La cosa peggiore è che quando ci sono di mezzo i figli, anche questi diventano vittime di queste vere e proprie azioni criminali, lasciando ferite che resteranno impresse per il loro della loro esistenza.
Nel migliore dei casi verrà colpita la sfera comportamentale e la socializzazione di tali soggetti si farà più complessa rispetto alla normalità.
Nelle situazioni più gravi episodi costanti di violenza all'interno del nucleo famigliare potranno far maturare nei figli attitudini psicologicamente degenerative che possono condurre addirittura alla follia o a vivere esistenze introverse e solitarie in cui i complessi risulteranno essere la norma anziché l'eccezione.
Sono stato uno di questi figli e per mia fortuna sono riuscito a maturare in modo positivo, ma ciò non toglie che le sofferenze siano state davvero molto grandi e difficili da superare.
Il calvario delle donne che subiscono queste vere e proprie torture quotidiane è terribile e difficilmente immaginabile. 
Essendo quasi sempre il coniuge economicamente più debole, la moglie deve sottostare ai capricci e soprusi del marito.
Anche in caso di separazione o divorzio, questo stato non muta e anzi spesso si aggrava perché sono non pochi gli uomini che si inventano qualsiasi scusa (diverse perfettamente legali) per non versare gli alimenti.
Non solo, in questi anni si è assistita ad una recrudescenza di comportamenti vendicativi da parte di ex che non accettano di essere lasciati e che giungono sempre più spesso ad uccidere l'ex partner piuttosto che accettare di lasciarla vivere la propria esistenza senza di loro.
Ma il calvario della donna è duplice: oltre alle violenze, ricatti e minacce costanti in ambito famigliare, deve far finta di niente di fronte ai vicini, colleghi di lavoro e parenti.
A volte (anche se più raramente) alcuni di questi, mossi da sentimenti genuini cercano di venire in aiuto a queste donne che però si chiudono a riccio perché impaurite non solo per la loro stessa incolumità ma anche per quella dei loro figli.
Le autorità giudiziarie possono intervenire soltanto in caso di denuncia e per tutti gli elementi indicati qui sopra appare sempre più arduo che ciò accada.
Il crollo di valori e principi trainati da una società occidentale che indica come positiva soltanto l'apparenza e la competizione tra persone esaltando l'individualismo a scapito del senso di comunità (che comprende per sua stessa essenza condivisione e solidarietà) è sicuramente una delle cause di questa degenerazione dei rapporti familiari. 
E per cominciare ad invertirla, sarebbe ora che cominciassimo tutti a considerare il prossimo nostro, anziché ignorarlo come siamo troppo abituati a fare.
Sarebbe un buon inizio....le soluzioni poi verranno da sé, in un modo naturale e umano....sempre se vogliamo ancora essere esseri umani.

 

 
 
Yvan Rettore
Questo articolo è stato pubblicato qui

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