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Venezuela, il bloqueo USA colpisce i malati di cancro

“Gli Stati hanno l’obbligo di rispettare e far rispettare i diritti umani di ogni persona colpita da un’azione internazionale”, afferma l’ONU.

di Lorenzo Poli

Un gruppo di relatori ed esperti indipendenti di diritti umani delle Nazioni Unite (ONU) ha denunciato oggi, in una dichiarazione ufficiale, che le sanzioni economiche imposte dal governo degli Stati Uniti (USA) al Venezuela Bolivariano mettono a rischio i malati di cancro.
 
La dichiarazione del gruppo di esperti allude alla rigorosa applicazione delle sanzioni alla compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela (PDVSA), che colpisce centinaia di malati di cancro in condizioni critiche, la cui unica speranza di cura è stata quella di viaggiare all’estero.
 
“La vita dei pazienti venezuelani che hanno subito trapianti e sono bloccati in paesi stranieri è minacciata, così come quelli che aspettano di viaggiare per sottoporsi a operazioni senza le quali non sopravvivrebbero” – si legge nel comunicato.
 
Questa situazione ha origine dopo che Washington ha negato il controllo della compagnia statunitense Citgo Petroleum Corporation al governo venezuelano, un’entità che, attraverso la Fondazione Simón Bolívar, ha gestito il programma di assistenza ai malati di cancro.
 
Nel testo si legge: “Di fronte a restrizioni così severe, banche e società private di paesi terzi, timorose di violare involontariamente dette sanzioni, hanno modificato le loro posizioni e hanno agito con cautela nelle loro operazioni con il Venezuela”.
Di conseguenza, c’è l’impossibilità di trasferire denaro al di fuori del Venezuela e alcuni pazienti sono rimasti bloccati in condizioni sfavorevoli nei paesi in cui si sono recati per le cure.
 
I dati forniti dagli esperti aggiungono che circa 190 malati di cancro sono in lista d’attesa per cure all’estero. Nel frattempo, circa 14 bambini, tre dei quali neonati, sono morti tra il 2017 e il 2020, in attesa di cure nell’ambito del programma.
 
“Gli Stati hanno l’obbligo di rispettare, proteggere e far rispettare i diritti umani di ogni persona interessata da un’azione internazionale diretta, compresi quelli al di fuori della loro giurisdizione o controllo effettivo, indipendentemente dalla loro intenzione originale” – afferma il comunicato.
 
 
 

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