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Vendita di vino online in Italia: alcune interessanti statistiche

Nomisma ha effettuato una fotografia di quali sono i “player” da cui gli utenti acquistano in rete i loro vini, e da questo punto di vista emerge un dato piuttosto nitido.

Ben nell’83% dei casi, infatti, i consumatori scelgono di affidarsi ai cosiddetti pure player, quindi brand che trattano solo ed esclusivamente questo tipo di prodotti, è questo il caso dell’acquisto di vino in vendita online su Vinopuro.com.

Il restante 17% degli acquisti di vino in rete riguardano invece la grande distribuzione, quindi sostanzialmente dei supermercati online che trattano anche prodotti enologici.

L’interessante report di Nomisma ha tracciato anche un identikit del consumatore tipo che acquista vino online: si tratta di un uomo di giovane età, nato tra gli anni Ottanta e i Duemila, quindi appartenente alla generazione “millennials”, e con un’elevata disponibilità economica.

Boom di ricerche online in corrispondenza del lockdown

L’acquisto di vino in Italia fa sempre più rima con web: il commercio elettronico continua a crescere a ritmi serrati abbracciando i settori più disparati, incluso quello dell’enologia.

È questo ciò che emerge in modo piuttosto nitido da un report pubblicato dalla società Nomisma, curato dall’Osservatorio Nomisma Wine Monitor. Andiamo a scoprire che cosa è emerso.

Anzitutto, è interessante sottolineare come l’interesse nei confronti della possibilità di acquistare vino online è cresciuto in maniera importante durante la pandemia, quando si è stati costretti a restare in casa: gli appassionati di vino, evidentemente, non hanno voluto rinunciare a questo piacere e anche i più scettici nei confronti del commercio elettronico hanno iniziato a fare delle ricerche in rete.

Nomisma evidenzia infatti come in corrispondenza del primo lockdown i volumi di ricerca della parola chiave “vino online” hanno toccato quota 100 nel cosiddetto “interesse nel tempo”, il parametro che Google considera nel misurare l’interesse dimostrato dai navigatori e che spazia appunto da un minimo di 0 ad un massimo di 100.

Nel lockdown, dunque, l’interesse degli utenti ha raggiunto livelli massimi, ed è emblematico il fatto che prima delle restrizioni l’interesse nel tempo di tale keyword di ricerca fosse inferiore a 20 per poi raggiungere quasi improvvisamente, appunto, la quota di 100.

Anche dopo il lockdown i volumi di ricerca si sono mantenuti su livelli più alti rispetto al pre-pandemia, per poi “esplodere” nuovamente in corrispondenza del nuovo lockdown.

Sempre più italiani acquistano vino online

Ancor più emblematico è il dato percentuale di consumatori italiani di vino che scelgono di acquistare in rete: nel 2018 il 17% del totale acquistava i suoi vini in rete, mentre nel 2020 tale percentuale ha toccato quota 27% e tutto lascia immaginare che continuerà a crescere nel prossimo futuro.

Questo trend, peraltro, ha riguardato anche altre nazioni: in Regno Unito, ad esempio, si è passati dal 26% al 34%.

Nel primo semestre del 2020, rileva Nomisma, la dimensione delle vendite di vino online in Italia ha generato un business complessivo di 75,5 milioni di euro, un cifra davvero considerevole che corrisponde ad una crescita del +102% su base annua.

 



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