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Vasco Rossi non credente e pro-eutanasia, attacchi da Pontifex

Il cantante Vasco Rossi, intervistato da Il Corriere della Sera in vista dell’imminente uscita del suo ultimo disco Vivere o niente, ha espresso ancora una volta il suo scetticismo sulla religione e rivendicato un approccio laico alla vita. Alla domanda se sia favorevole all’eutanasia, risponde: “Non ne ho ancora abbastanza per spegnere l’interruttore, se lo farò sarà per difendere la mia dignità di uomo, ho diritto di scegliere io quando porre fine a questa straordinaria esperienza”. Commentando il testo della sua canzone Manifesto futurista della nuova umanità (si veda l’Ultimissima del 4 gennaio) presente nel disco, lo definisce “manifesto dell’uomo di oggi che non crede più nelle verità eterne perché la scienza dimostra che non lo sono, anzi che valgono solo fino a prova contraria”. “Ho rispetto per chi ha fede”, continua, “ma è un’illusione pensare che esista un creatore e che la vita sia un dono”. Ci tiene però a precisare: “Non per questo va rispettata di meno. L’uomo deve darsi un codice, un sistema di valori basato sul fatto che siamo responsabili di quello che facciamo, errori compresi”.

Diverse le critiche alle affermazioni schiette del cantante. Da citare in particolare Pontifex, con tre commenti da altrettanti prelati. Mons. Odo Fusi Pecci, vescovo emerito di Senigallia, sostiene che “certe affermazioni sono frutto del relativismo, in parte eretiche e sicuramente strumento di Satana che vuole allontanarci da Dio con ogni mezzo, anche il più insidioso”. Mons. Ennio Appignanesi parla di “delirio” e “pazzia”, perché “la vita non é un caso, non é nata per un capriccio, costui non sa neppure di filosofia”. “Avrà una buona voce, ma la sua ignoranza in tema di filosofia e di teologia é abissale e purtroppo questi cattivi maestri, per spirito di emulazione, contagiano i giovani”, aggiunge. Le affermazioni di Vasco Rossi sono “al limite dell’eresia, sono quelle di un pubblico peccatore e bestemmiatore”, continua Appignanesi, che intima a Vasco Rossi: “vada a confessarsi e da solo si è messo, sempre che ci creda, fuori della comunione ecclesiale”. Anche il vescovo emerito di Grosseto, mons. Giacomo Babini, attacca il cantante. “Non so come questo signore abbia fatto a diventare famoso, ma se lo é diventato, visti certi ragionamenti, dimostra il livello molto scadente di certi cantanti”, afferma. “Ha le idee annebbiate e non sa quello che dice, lancia affermazioni che neppure un manovale, e mi scuso con i manovali che stimo, farebbe”, dice poi il prelato.

Valentino Salvatore

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