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Una città norvegese ha sostituito il Sole con degli specchi

Ci sono posti nel mondo in cui inverno vuol dire buio pressoché totale per diversi mesi l’anno.

È il caso di Rjukan, una città di 3500 persone in Norvegia che per ovviare alla mancanza di luce ha installato alcuni specchi giganti in cima alle colline che la circondano, per riflettere il fascio di luce solare e illuminare la valle nei bui mesi invernali.

La città, situata 100 km a ovest di Oslo, è circondata da ripidi pendii boscosi e tagliata fuori dalla luce diretta del sole per sei mesi l'anno, per questo le autorità hanno deciso di mettere tre specchi in cima alle colline in modo da riflettere un’area di 6.500 metri quadrati di luce sulla piazza del paese.

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Gli specchi sono controllati da un computer per seguire il percorso del sole, in modo da poter individuare l’angolo migliore per catturare i raggi e rifletterli sul centro della città.

L'idea era stata lanciata 100 anni fa da Sam Eyde, industriale e fondatore della città, ma è stata resa possibile solo con la tecnologia moderna.

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Tuttavia, un’iniziativa di questo genere non è nuova. Nel 2006, a Viganella, un comune piemontese di circa 207 anime, è diventato famoso in tutto il mondo proprio per l'installazione nelle sue vicinanze di un grande specchio destinato ad illuminarlo, dato che, dall'11 novembre al 2 febbraio di ogni anno, il paese si trova completamente in assenza di sole a causa della montagna antistante che lo immerge nell’ombra.

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