• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Una chiesa americana brucerà il Corano per commemorare il 9/11

Una chiesa americana brucerà il Corano per commemorare il 9/11

Difficile immaginare un’iniziativa più intimamente stupida e più platealmente provocatoria di questa, ma sembra proprio vero che i folli del Dove World Outreach Center di Gainesville in Florida facciano sul serio. Come sistema per raggiungere "un world outreach" in effetti è difficile pensare di meglio, anche se il mondo non sembra averla presa bene

Hanno annunciato la loro ideona sul loro sito e su Facebook provocando, com’è scontato e pure giusto, la reazione ufficiale del supremo consiglio islamico di al-Azhar in Egitto, mentre l’Indonesia ha chiesto ufficialmente al governo americano d’impedire l’evento, e molte altre ne provocheranno ancora, non solo nel mondo islamico.

Ci hanno messo nove anni per partorire quest’orrore che si commenta da solo e che mira all’offesa diretta e brutale del sentire religioso dei musulmani, ma che dovrebbe offendere anche gli appartenenti alle altre religioni, perché è chiaro che nessun ebreo accetterebbe il rogo di una Torah in memoria di una strage israeliana e nessun cristiano accetterebbe il rogo di una Bibbia in ricordo di una delle tanti stragi compiute dai cristiani nel nome del loro Dio e via con esempi del genere per ciascuna religione, ben poche delle quali si sono risparmiate masacri in nome di Dio. In ogni caso un’iniziativa che dovrebbe provocare disgusto a ogni credente, a prescindere dalla religione che professa, ma anche ai non credenti.

Più che colombe ("Dove") questi sono i classici piccioni americani, stupidi fanatici noti per la loro omofobia e per la fissa contro l’Islam, che considerano demoniaco. Tra le le iniziative in calendario hanno pure una protesta contro l’omosessualità di fronte al municipio. Il sindaco di Gainesville è un omosessuale che non fa mistero di esserlo e a loro non piace. Glielo andranno a dire e poi immagino se ne torneranno a casa come sono arrivati, sul sito non c’è il programma e non è facile davvero immaginare cosa passi per la testa di pazzi del genere.

Il loro sito è abbastanza scarno, offre il libro "L’Islam è del diavolo", magliette con il titolo del libro e rifugio alle donne che fuggono dall’Islam. Le "Dieci ragioni per bruciare il Corano" non aiutano molto, si tratta di un accrocchio di robaccia dal quale si evince solo che ci danno giù di brutto con le sostanze pesanti o che sono dei pazzi scatenati ossessionati dall’Islam e dal diavolo. Chi volesse e avesse la buccia di approfondire può rivolgersi al blog islamofthedevil.com, che si offre di rispondere ai quesiti dei dubbiosi.

La notizia del rogo è emersa nelle ultime ore sul mainstream e ancora non sono note reazioni politiche negli Stati Uniti, anche se è facile immaginare che di fronte all’indignarsi della maggiore autorità islamica anche i politici e i media americani s’interesseranno a questo gruppo di scombinati, che sono "cristiani carismatici" secondo la definizione ufficiale. Una definizione dietro la quale si nascondo i soliti autoproclamati pastori statunitensi impegnati più a far soldi e a prendersela con qualcuno che a pregare o a comportarsi in maniera decente per guadagnarsi il paradiso.

Per il momento dal fronte cristiano è arrivata al condanna della chiesa battista e dell’associazione nazionale degli evangelici, mentre in Israele la discussione è stata aperta sulle pagine di Haaretz e si attendono le reazioni delle varie anime dell’ebraismo o comunque di una loro buona parte. Sul fronte cattolico c’è da registrare per ora la protesta dei vescovi indonesiani e indiani.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares