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Un momento difficile

Se il governo (dunque Renzi) volesse, quei 100 insegnanti precari potrebbero assumerli lo stesso, riforma o non riforma, rispettando la direttiva della UE ed evitandoci così una possibile sanzione. I soldi per le assunzioni ci sono, nella legge di stabilità e le esigenze per altri insegnanti per coprire i buchi e le supplenze pure.

Nascondersi dietro gli emendamenti dell'opposizione è un po' da ipocriti: per approvare in fretta e furia la legge sulle quote di Bankitalia si è ricorso alla ghigliottina.
Per approvare l'Italicum si è fatto ricorso al canguro. Perché, si diceva, servirano le riforme per cambiare il paese. E per fare le riforme serve cambiare, anche a forza, la legge elettorale (quella che oggi magari piace un po' meno, dopo che si è scoperto che il centrodestra sa allearsi assieme).

Per la #buonascuola niente: una vendetta contro gli insegnanti dopo il voto? Forse.
Oppure, più probabilmente, è un problema tutto interno al governo. Mafia capitale, il caso Azzolini, il volontary disclosure che è un mezzo flop e saltando le previsioni sugli introiti potrebbero partire le clausole di salvaguardia, i numeri sul lavoro...


Gli immigrati bloccati a Ventimiglia col governo francese che fa muro da una parte e quello italiano che non ha voglia di identificali (altrimenti ci sono gli accordi di Dublino).

Per fortuna che abbiamo la Grecia con cui prendercela: sti ingrati di Tsipras, gli abbiamo prestato tanti miliardi e ora non vogliono darceli. Mica come quelli di prima che taroccavano i conti...

Un momento difficile.

 

Foto: Palazzo Chigi/Flickr

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