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Un fulmine dalla Sicilia ad Arcore

Negli ultimi giorni nella villa di Arcore del nostro premier è caduto un fulmine a ciel sereno.

 

Inaspettatamente il giocattolo del PDL ha cominciato a incrinarsi in qualche sua parte, proprio dove nessuno se lo poteva aspettare, e cioè dove il consenso per questo schieramento raggiunge livelli insuperabili, la Sicilia.

Un manipolo di rappresentanti politici siciliani, guidati dai due esponenti di spicco Lombardo e Miccichè, ha alzato il tono di voce verso i rappresentanti governativi.

Pur di fronte ad un evidente stato di difficoltà nel reperimento di fondi per soddisfare le emergenze del paese (rifiuti, terremoto, cassa integrazione, pensioni, etc.), i rappresentanti politici siciliani senza tentennamenti hanno mosso il loro passo verso la richiesta di ‘Fondi’ per il loro Sud abbandonato.

La rivendicazione di Miccichè e di Lombardo riguarda la ridistribuzione dei fondi FAS (fondi per le aree sottoutilizzate) nelle aree del Mezzogiorno.

Secondo costoro i fondi FAS negli ultimi mesi sono stati utilizzati per altri scopi ma non per il Sud ed il suo sviluppo, creando in tal modo un interruzione nel rifornimento di denari che da decenni la nazione distribuisce copiosamente nel Meridione, senza vederne però risultati tangibili.

A partire dalla Cassa del Mezzogiorno creata nel 1950 (dal governo De Gasperi), ai terremoti del Belice (1968), al terremoto dell’Irpinia (1980), ai fondi FAS, alle agenzie per lo sviluppo del meridione (Sviluppo Italia), al terremoto del Molise (2002), ai fondi per la Sanità, e possiamo continuare con una lunga sequela, il mezzogiorno d’Italia ha usufruito negli ultimi 60 anni dello sversamento dalle Casse dello Stato di montagne di miliardi di € di finanziamenti.

Questo denaro destinato principalmente allo sviluppo delle zone disagiate ed in alcuni casi distrutte da eventi tettonici, purtroppo non ha portato frutti e benefici per la popolazione e la società del meridione.

Ad oggi si riscontrano divari socio-economici tra Nord e Sud del nostro paese, troppo elevati se li si paragona agli sforzi economici elargiti nel corso degli anni.

Arretratezza nelle infrastrutture, mancanza di reti elettriche ed idriche adeguate, servizi sanitari di pessimo livello ed insoddisfacenti per la maggioranza della popolazione, aree di sviluppo sottoposte al giogo del racket e della mafia, aree urbane in abbandono, città dormitorio, etc.

Questa situazione è dimostrazione limpida ed evidente che il denaro inviato negli anni verso il Sud è finito nelle tasche di pochi politici ed imprenditori che ne hanno potuto godere privatamente dei vantaggi, negando in tal modo il recupero del gap che il mezzogiorno ha ormai incarnato nei suoi geni.

Ne è dimostrazione recente il processo conclusosi qualche settimana fa per i fondi del terremoto dell’Irpinia dove un bel gruppetto di politici ed imprenditori noti (Cirino Pomicino, Franco De Lorenzo, Enzo Scotti etc.) si arricchì intascando il fior fior dei fondi per il terremoto Avellinese, ma essendo trascorso troppo tempo è intercessa la prescrizione che li ha resi tutti ‘liberi’.

Ma cercando nel mondo del Web di storie come queste ne son pieni gli archivi storici.

Allora tornando ai nostri Lombardo e Miccichè valorosi fautori del recupero di risorse maltolte, chiedo loro di fare un esame di coscienza e domandarsi come mai la politica, in questo Sud troppo spesso martoriato dalla depredazione di risorse, non abbia mai pensato a combattere la corruzione, la sottrazione di denaro pubblico, la sparizione e la spartizione privatistica dei fondi pubblici, insomma interropere definitivamente il gioco sporco della politica, che ancora oggi mira spudoratamente ad essere soggiogato al voto di scambio che ha deturpato per sempre il volto del ns ‘Bel paese’.

Commenti all'articolo

  • Di Certini Franco (---.---.---.16) 31 luglio 2009 09:58

    Compagni,
    intanto noto con stupore che manca UNa PaGINA DEDICATA AI FATTI PUGLIESI! Strano. Ad ogni modo, compagni, ho fatto una riflessione che voglio proporvi:
    la dadda.rio ha anmmesso candidamente di essere una escort, e di venire ogni volta ben retribuita per i suoi servigi.
    Mi domando: che motivo aveva di spu..ta.arsi e di sputt.ana.re i suoi clienti? Nessuno, credo, se voleva contiunare a lavorare.
    Sospetto quindi che "qualcuno" l’abbia (stra)pagata per rivelare le sue storie e filmare i suoi incontri.
    Niente di eccezionale, compagni. Ma il problema è poi: PERCHé "QUALCUNO" HA PAGATO LA DADDA PER RIVELARE I SUOI INCONTRI?
    MI sono risposto, compagni, che forse "qulcuno" voleva creare un polverone atto ad depistare l’inchiesta in corso sulla sinistra pugliese, compagni.
    Allora, compagni, LA MAGISTRATURA APPURI CHI HA PAGATO LA DADDA, se davvero c’è stato un consistente esborso di denaro, e LO METTA SOTTO INCHIESTA. Gli chieda il PERCHé. Un motivo ci sarà stato, no?
    Fila, compagni?

    • Di Paolo Gianoli (---.---.---.74) 31 luglio 2009 11:44

      Compagni, compagni, compagni...
      Trovo fastidioso questo tuo ripetere in maniera sgraziata e irriguardosa il termine "compagni".
      Mi pare che tu voglia sottintendere che la D’Addario sia stata prezzolata dalla sinistra per gettare discredito sul presidente del consiglio e sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dalle inchieste sulla sanità pugliese. Credo che tu ti sia allontanato molto dalla realtà.
      In primis, mi rifiuto di credere che il più grande editore italiano, proprietario del principale network televisivo privato nazionale, nonché di quello pubblico, non sia in grado di far risaltare un’inchiesta che mortifica i suoi avversari politici. Ma soprattutto, il tuo sospetto pressupporrebbe che tra le file dei partiti di sinistra vi siano menti così fini da architettare un piano talmente diabolico: troppa grazia! Mi viene da pensare che tu abbia un’opinione fin troppo alta di questi politici, cui i posteri chiederanno spiegazioni per la morte della gloriosa sinistra italiana.
      Se di complotto si tratta, a complottare sono stati altri, magari proprio coloro che in questo momento appoggiano Lombardo e Miccicché; evidentemente, il Cavaliere, dopo quindici anni, non è più considerato una spalla affidabile, un compagno di merende saldo al suo posto. Il denaro al Sud affluisce lentamente e gli affari stagnano, adesso più che mai, con l’integerrimo magistrato De Magistris operativo sul campo a Bruxelles.

    • Di Ocram (---.---.---.101) 1 agosto 2009 19:18

      Fila eccome, dando per scontato che la Signora in questione abbia ricevuto del denaro per parlare.
      A parte le tautologiche verità del Giornale e di Emilio Fede, c’è uno straccio di indizio a supporto della tesi? Si può indagare su tante cose ma non sulle fantasie dei difensori d’ufficio al potere.
      L’imprenditore paga le escort al politico per avere favori, fila un po’ meglio e ci sono delle prove.
      Quando si dice "ostinarsi a non capire".

  • Di pv21 (---.---.---.166) 31 luglio 2009 17:30

    Evidentemente nessuno si sta accorgendo di assistere al "teatrino" della politica. Atto primo: alcuni reclamano per un torto subito (nuovo ed inaspettato??). Si preannuncia un vero temporale. Atto secondo: l’allarme cresce finchè compare il "paladino" dei deboli contro i potenti. Atto terzo: il "potente" ascolta, riflette e dà nuova prova della sua magnaminità. Scena finale: tutti felici ringraziano il "paladino" ed il "potente". Dietro le quinte il "tesoriere" pensa: bello lo spettacolo che non costa un soldo. Tutto questo oggi si chiama anche politica fatta reality. Altri esempi ... => http://forum.wineuropa.it 

  • Di paolo praolini (---.---.---.121) 31 luglio 2009 20:44

    Il problema è molto più vasto di un caso D’addario, è legato ad un intero sistema di alleanze con sincronismi fuori da ogni controllo che fagocita risorse e denaro pubblico indisturbatamente.
    Il sistema di controllo oggi esistenze è disarmato ed inadeguato.

  • Di sganapino (---.---.---.73) 31 luglio 2009 21:04

    Cari camerati,
    avete l’Italia in pugno, ma la storia dimostra che la Destra porta gli Stati governati sempre alla guerra. La volontà di menare le mani è la base della Destra. Ma ricordate, furboni, cosa vi dirà il Duce di turno:
    Armiamoci e partite!

  • Di poetto (---.---.---.153) 31 luglio 2009 22:23

     

     

    Penso che l’alleanza che sta tenendo insieme il governo si stia avvicinando al capolinea.

    Non dico che sarà domani, ma diverse crepe di sfaldamento fanno pensare ad una fine prossima.

    Le ultime dichiarazione del premier lasciano quantomeno sorpresi...ma come appoggia, fa crescere un partito, quello di Bossi, che è un vero e proprio partito del nord e poi non appoggia, anzi ritene quasi una aberrazione, la possibile creazione di un partito analogo al sud? Molti uomini del sud, che militano nel governo, non hanno gradito tantissimo la cosa, vedendola come una mancanza di interesse verso i grandi problemi che il sud è chiamato ad affrontare.

    La compagine governativa è come una scatola riparata a scotch, dopo un po questo inizia a scollarsi da qualche parte.

    Tutto sommato era prevedibile.

    Come si fa a mettere insieme un Bossi ed un Fini?

    Questi, così come altri politici del governo, su molte questioni non certo marginali, hanno delle opinioni decisamente contrastanti, prima o poi, troveranno un motivo di scontro, anche feroce, che porterà la propria alleanza a sfaldarsi.

    • Di paolo praolini (---.---.---.121) 31 luglio 2009 23:35

      La vera bravura del premier è di riuscire a fare da collante alle diverse componenti del Suo partito, quale sia questo collante non lo si ha da sapere, ma possiamo immaginarlo.

    • Di l’incarcerato (---.---.---.156) 1 agosto 2009 09:25

      Ma parliamo dello stesso Lombardo e Miccichè che ho nominato nell’articolo vicino al tuo, qui su agoravox? Caro Paolo, io dei loro "movimenti" non mi fido. C’è una strategia che ancora devo capire, il tempo ci darà risposta...

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