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Twitter e Google, accordo per indicizzare di nuovo i tweet

Secondo quanto riporta Bloomberg, Twitter e Google avrebbero trovato un accordo per fare in modo che i tweet possano essere indicizzati all’interno del più grande motore di ricerca del web. Si tratta di un accordo simile a quello che poi terminò nel 2011.

Tra Twitter e Google scoppia la pace, non che tra loro due ci fosse la guerra, ma la notizia che riportava ieri Bloomberg riaccende un accordo che già esisteva, molto simile, tra le due società e che terminò nel 2011 dopo soli due anni. La notizia è che i tweet torneranno nuovamente ade essere indicizzati all’interno del più grande motore di ricerca del web. Quindi i nostri tweet da 140 caratteri torneranno ad essere rintracciabili online.

Al momento non si conoscono molti dettagli di questo accordo, in quanto non è pubblico, si sa solo che entro il primo semestre di quest’anno i tweet cominceranno ad apparire nella SERP (i tweet sono già tintracciabili su Yahoo! e Bing). I tweet saranno quindi indicizzati non appena verranno scritti sulla piattaforma.

L’accordo è parte di una strategia che Dick Costolo, CEO di Twitter, sta portando avanti con l’obiettivo di estendere la base utenti, il vero problema che dalla quotazione in borsa è diventato sempre più pesante. Twitter cresce in termini di utenti molto lentamente e questa notte sapremo qual è lo stato attuale, quando verranno resi noti i dati finanziari del Q4 2014, i dati relativi all’ultimo trimestre del 2014. Un passaggio importante anche perchè è l’occasione per fare il punto dell’anno appena passato.

Un anno certamente difficile per Twitter che ha visto acuirsi problemi che si sono presentati in tutta la loro forza. Oltre al problema della base utenti, esiste anche un problema di coinvolgimento degli utenti e anche le recenti novità vanno in questa direzione.

E quindi, il rendere i tweet rintracciabili anche attraverso i motori di ricerca, con la possibilità di poter entrare in contatto con più utenti possibili, potrebbe essere una soluzione, già anticipata per altro nella riunione di novembre da Anthony Noto, CFO di Twitter.

Vedremo allora tra pochi mesi quali saranno gli effetti di questo accordo, anche se non credo che questo possa risolvere il problema.xx

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